01 Novembre 2025
Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi, è finita in un vortice di polemiche che potrebbe travolgerla definitivamente. Secondo una denuncia formale di Hillel Neuer, direttore della ONG UN Watch, il rinnovo del suo incarico sarebbe “invalido e privo di effetti giuridici”.
Se confermato, la cosiddetta “paladina dei diritti umani” perderebbe l’immunità diplomatica e potrebbe dover rispondere davanti ai giudici per le sue esternazioni contro Israele e vari gruppi religiosi.
Le accuse contro di lei non sono nuove. Albanese è stata più volte segnalata per commenti giudicati antisemiti, per il suo aperto sostegno alla causa di Hamas e per dichiarazioni che molti considerano diffamatorie verso organizzazioni cristiane impegnate nel dialogo interreligioso. Nonostante le condanne ufficiali di Francia, Germania e Canada, continua a presentarsi come vittima di un complotto politico.
Ma dietro la retorica militante, restano i fatti: un mandato contestato, una condotta discutibile e un’istituzione internazionale sempre più imbarazzata dalla sua figura. Se la sua nomina dovesse davvero essere annullata, per Albanese sarebbe un crollo clamoroso — la fine di un ruolo usato più per la propaganda che per la difesa imparziale dei diritti umani.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia