Premio Nobel per la Chimica 2025 a Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi per lo sviluppo di strutture metallo-organiche
I 3 scienziati hanno ideato e perfezionato strutture molecolari porose, costituite da metalli e componenti organici, capaci di intrappolare e rilasciare selettivamente gas o altre sostanze chimiche
Il Premio Nobel per la Chimica 2025 è stato assegnato a Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi “per lo sviluppo dei reticoli metallorganici”. Con questa motivazione, l’Accademia Reale Svedese delle Scienze ha voluto riconoscere l’enorme impatto che le loro scoperte hanno avuto nel campo della chimica dei materiali, aprendo la strada a nuove soluzioni per la sostenibilità ambientale e l’innovazione industriale.
Premio Nobel per la Chimica 2025 a Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi per lo sviluppo di strutture metallo-organiche
I 3 scienziati hanno infatti ideato e perfezionato strutture molecolari porose, costituite da metalli e componenti organici, capaci di intrappolare e rilasciare selettivamente gas o altre sostanze chimiche. Questi materiali, noti come Metal-Organic Frameworks (MOF), rappresentano una delle più promettenti frontiere della chimica moderna.
Grazie alla loro particolare architettura, i reticoli metallorganici possono essere utilizzati in numerosi ambiti: dalla cattura dell’anidride carbonica alla produzione di acqua potabile a partire dall’umidità dell’aria, fino all’immagazzinamento sicuro di gas tossici e alla catalisi di reazioni chimiche complesse.
Nel 2024 il Nobel per la Chimica era stato assegnato a David Baker, Demis Hassabis e John M. Jumper per le loro ricerche sulla struttura delle proteine. L'americano Baker ha ricevuto il premio perché per primo ha compreso come studiare la struttura delle proteine e, su questa base, come progettarne di nuove per ottenere farmaci, vaccini, nanomateriali o sensori. Il britannico Hassabis e l'americano Jumper sono invece ricercatori di Google DeepMind, che grazie al modello di IA “AlphaFold” ha messo a disposizione della comunità scientifica uno strumento in grado di analizzare strutture complesse come quelle delle proteine.
L'unico italiano ad aver vinto il Nobel per la Chimica è Giulio Natta, premiato nel 1963 insieme al tedesco Karl Ziegler per le scoperte nel campo della chimica e della tecnologia dei polimeri, e in particolare per la messa a punto dei catalizzatori che permisero di produrre il polipropilene isotattico e quindi di creare la plastica per come la conosciamo.
Due, invece, gli scienziati che sono stati insigniti per due volte del Nobel per la Chimica: Frederick Sanger (1958 e 1980) e più di recente Karl Barry Sharpless (2001 e 2022).
Dopo la Medicina, la Fisica e la Chimica, i Nobel proseguiranno con la Letteratura giovedì e la Pace venerdì. Il ciclo si chiuderà con il premio per l’Economia il 13 ottobre.