Mark Rutte (Nato): "Siamo tutti in pericolo. La Russia potrebbe colpire quei suoi missili Roma o Londra"
Continuo imperterrita la logora narrazione propagandistica dell'occidente
Il segretario della NATO Rutte (nomina sunt omina) ha recentemente dichiarato, senza perifrasi, che "siamo tutti in pericolo". Ha spiegato che i missili russi potrebbero, da un momento all'altro, colpire Roma o Londra. Continua, dunque, imperterrita la narrazione propagandistica incardinata sul terrore: terrore che, come ormai dovremmo ben sapere, rappresenta un vero e proprio metodo di governo, dacché le masse terrorizzate sono disposte ad accettare docilmente tutte le misure liberticide poste in essere, a patto che siano presentate come atte a garantire la sicurezza minacciata. L'emergenza epidemica dovrebbe pur averci insegnato qualcosa. Governare mediante la paura rappresenta un punto cardinale dell'ordine neoliberale contemporaneo. Non più il nemico invisibile identificato con il patogeno, ma la Russia di Putin viene ora utilizzata come minaccia per giustificare le politiche emergenziali, secondo una narrazione propagandistica in accordo con la quale la Russia di Putin sarebbe in procinto di invadere e di aggredire l'Europa: con la conseguenza per cui quest'ultima dovrebbe prepararsi bellicamente a reagire all'attacco. Per questa via, l'ordine dominante può presentare il proprio riarmo (in specie, il folle piano del Rearm Europe) e magari anche il conflitto come se fosse dovuto alla Russia, quando in realtà, come sappiamo, allo stato dell'arte, è l'Europa che si sta riarmando fino ai denti e che sta provocando in ogni modo la Russia, quasi come se volesse trascinarla a tutti i costi nel conflitto. In secondo luogo, non ci stupiremmo se, come già accadde con l'emergenza epidemica, venissero presto poste in essere misure liberticide e palesemente repressive, giustificate come necessarie per fronteggiare l'emergenza bellica cagionata dalla Russia di Putin. Insomma, cambia l'oggetto dell'emergenza, ma persiste lo schema operativo e narrativo di ordine emergenziale, utilizzato come ars regendi da parte del sinedrio liberal-atlantista per potenziare il proprio dominio.
di Diego Fusaro