Elezioni in Moldavia: vincono le forze europeiste, dopo aver posto fuorilegge i partiti di opposizione

Una vittoria davvero particolare, che merita di essere analizzata criticamente

Leggiamo che in Moldavia hanno vinto nettamente le forze filoeuropeiste, si parla del 44%. Cantano dunque vittoria gli araldi del pensiero unico europeisticamente corretto, ferventi sostenitori del mondo unidimensionale sotto il segno della forma merce e della alienazione capitalistica. Peccato però che ben due partiti filorussi siano stati dichiarati nei giorni scorsi fuori legge e dunque non abbiano potuto prendere parte alle elezioni. Un grandioso esempio di vittoria democratica per gli euroinomani, dunque. Un modello insuperato di democrazia quello in cui le forze di opposizione vengono dichiarate fuorilegge poco prima delle elezioni! Il tutto, naturalmente, nel nome della democrazia e della difesa della open society! Come a dire: per difendere la democrazia, bisogna limitarla; per essere più democratici, bisogna essere meno democratici. Questa triste vicenda va a completare il lugubre quadro del nostro tumultuoso presente: non abbiamo certo dimenticato quel che accadde in Romania, ove addirittura vennero annullate le elezioni quando a vincere furono forze dichiaratamente avverse al folle progetto tecnocratico e repressivo dell'Unione Europea. Insomma, il bizzarro concetto di democrazia che sta prendendo forma in Occidente, anzi in uccidente, è quello per cui si può votare liberamente, a patto che si voti come desiderano le classi dominanti, anche a costo di annullare le elezioni come in Romania o di mettere fuori legge i partiti di opposizione come in Moldavia. Allora, vi piace questo concetto particolare di democrazia? E in che cosa - domandiamoci seriamente - si distingue da ciò che democrazia non è?

di Diego Fusaro