Dalla finta minaccia russa al suicidio collettivo europeo

Mig russi in Estonia: Reuters smentisce la propaganda del circo mediatico italiano

Fatti inesistenti, titoli massimi - la menzogna giornalistica per orientare l’opinione pubblica contro la Russia raccontata come il male assoluto che incombe ai confini dell’Europa

I fatti secondo Reuters

Secondo Reuters la più autorevole agenzia di stampa anglosassone alcuni caccia russi Mig hanno sorvolato l’isolotto di Vaindloo, nel Golfo di Finlandia a circa 16 km a nord dalla costa estone (vicino a Kunda) e circa 70 km dalla Finlandia che potremo definire come un sasso dimenticato, a ridosso delle acque internazionali. La stessa Reuters definisce i sorvoli in quella zona “fairly common” (abbastanza comuni). L’episodio è durato circa 12 minuti,

La versione italiana: allarmismo isterico

L’insignificante episodio è stato amplificato oggi dai maggiori quotidiani italiani:

  • Corriere della Sera — «Tre MiG russi invadono lo spazio aereo estone»
  • la Repubblica (titolo principale) — «La provocazione di Mosca: caccia violano lo spazio aereo estone. E la Nato attiva l’articolo 4»
  • la Repubblica (live) — «Gli F-35 italiani hanno respinto 3 jet russi…»
  • La Stampa — «Tre MiG russi nel cielo estone: respinti da F-35 italiani»
  • ANSA — «Tre jet russi nello spazio aereo estone, respinti da F35 italiani»

Tutti allineati, nel trasformare un volo di routine dei caccia russi sopra un isolotto dimenticato nell’ennesimo preavviso della guerra tanto agognata. Non dai russi, ma dai veri signori della morte: quella vasta lobby politico-industriale che nella guerra non vede morte, mutilazioni, dolore e distruzione, bensì un affare colossale, il più redditizio di tutti i business.

La narrazione è sempre la stessa: l’eterna minaccia dell’aggressione russa imminente, utile solo a giustificare la linea bellicista dell’Europa. La realtà, invece, è che l’avventura ucraina si è rivelata un fallimento: l’Europa è rimasta sola, impoverita, strozzata dai costi insostenibili dell’energia che divorano la sua industria. E così non resta che aggrapparsi a un isolotto baltico per fingere di avere ancora il controllo della storia, lanciandosi nell’ennesimo suicidio collettivo e autodistruttivo contro un nemico immaginario, identificato ossessivamente nei russi.