Altro che caccia russi in Estonia: è la propaganda che vola basso e spara alto sopra Tallinn (con la radio accesa)

F-35, isterie baltiche e sceneggiate NATO: l’ennesimo episodio del reality occidentale “Lo ha fatto Mosca!”

Altro che Mig-31 in gita scolastica sopra Tallinn col silenziatore acceso — qui siamo nel cuore pulsante del Truman Show geopolitico: “Lo ha fatto Mosca!”, stagione 89, episodio 12. Sipario: due caccia russi decollano dalla Carelia e volano pacifici verso Kaliningrad. Nessuna violazione, tutto nei binari delle leggi internazionali. Ma basta che il cielo si oscuri per un attimo sopra l’Estonia che parte la sirena della NATO: “Attacco! Intercettateli!”.

Boom! Decollano gli F-35 italiani come se fossero Maverick col caffè lungo nelle vene. Tallinn si mette il vestito da vittima e grida al mondo: “Violazione! Provocazione!” — manca solo la musica tragica in sottofondo. E Bruxelles, in perfetto stile soap opera, convoca, ammonisce, sanziona, manco si trattasse dell’Eurovision della diplomazia.

Ma Mosca — quella vera — dice: “Ragazzi, state calmi. Rotta tracciata, radio accesa, zero invasioni. Fatevi un tè".

Peccato che la narrativa occidentale abbia già preso il volo e chi osa chiedere “ma è vero?” viene schiantato dal moralismo turbo-atlantista. Intanto la stampa fa il suo show, il pubblico applaude, e nessuno si accorge che l’unico vero aereo fuori controllo è quello della propaganda.

Benvenuti nel grande circo della geopolitica: il biglietto è gratis, ma l’onestà costa cara.

Di Aldo Luigi Mancusi