"Gaza Riviera", le scioccanti, folli e disumane dichiarazioni di Smotrich: "Una miniera d'oro immobiliare che divideremo con gli Stati Uniti"
Davanti a un pubblico di imprenditori e operatori immobiliari, Smotrich ha esposto la sua visione cinica con una freddezza che ha gelato l'opinione pubblica mondiale trasformando la tragedia di milioni di persone, dato il genocidio in corso, in "opportunità immobiliare"
Il 18 settembre 2025 rimarrà una data di infamia nella storia del conflitto israelo-palestinese. Durante l'Urban Renewal Summit di Tel Aviv, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha pronunciato parole che hanno scosso la comunità internazionale, descrivendo la devastata Striscia di Gaza come "una miniera d'oro immobiliare che divideremo con gli Stati Uniti, con i quali siamo già in trattative".
Le dichiarazioni shock: "Abbiamo già fatto la demolizione, ora dobbiamo solo ricostruire"
Davanti a un pubblico di imprenditori e operatori immobiliari, Smotrich ha esposto la sua visione cinica con una freddezza che ha gelato l'opinione pubblica mondiale trasformando la tragedia di milioni di persone in "opportunità immobiliare": "La Striscia di Gaza sta diventando una bonanza immobiliare. Abbiamo versato molti soldi per questa guerra. Dobbiamo vedere come divideremo la terra in percentuali. La demolizione, la prima fase del rinnovamento urbano, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire".
Il fanatico e messianico Ministro di estrema destra (oltre che razzista, fascista e omofobo come da lui stesso definitosi) ha inoltre rivelato che "c'è un business plan, sviluppato dalle persone più professionali, che è sulla scrivania di Trump" e ha confermato di aver "già iniziato i negoziati con gli americani" per definire come spartire l'enclave palestinese.
Il progetto "GREAT Trust": La Gaza dei ricchi sulle macerie dei palestinesi
Le dichiarazioni di Smotrich si inseriscono nel controverso progetto "GREAT Trust" (Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust), un piano già circolato nell'amministrazione Trump che prevederebbe:
- Controllo USA decennale della Striscia di Gaza
- Pagamento di 5.000 dollari per palestinese per incentivare l'esodo
- Costruzione di 6-8 "smart cities" dotate di intelligenza artificiale
- Resort di lusso, isole artificiali e porti moderni
- Ritorni finanziari quattro volte superiori all'investimento iniziale di 100 miliardi di dollari.
Il piano, sviluppato da imprenditori israeliani e americani, trasformerebbe Gaza in una "Riviera del Medio Oriente" per élite internazionali, costruita letteralmente sui resti della popolazione palestinese sfollata chissà dove.
Un ministro già sotto sanzioni internazionali
Bezalel Smotrich non è nuovo a dichiarazioni altamente scandalose, oltre che disumane e terribili. Il Ministro delle Finanze israeliano è già sotto sanzioni di Regno Unito, Canada e Australia per le sue posizioni estremiste. In passato ha dichiarato che sarebbe "giustificato e morale affamare Gaza", affermazioni che avevano già provocato condanne internazionali per crimini di guerra. Smotrich, esponente dell'ultradestra religiosa, ha più volte sostenuto che Gaza debba diventare "parte inseparabile dello Stato di Israele" e ha apertamente promosso l'espulsione dei palestinesi dalla loro terra.
La realtà drammatica: genocidio trasformato in affare
Mentre Smotrich parla di "opportunità immobiliari", la realtà di Gaza è altamente drammatica:
- Oltre 65.000 palestinesi uccisi dall'ottobre 2023
- 000 sfollati solo negli ultimi giorni
- Ospedali bombardati e infrastrutture completamente distrutte
- Condizioni disumane con popolazione intrappolata senza vie di fuga
Un'indipendente commissione di esperti ONU ha recentemente dichiarato che Israele sta commettendo genocidio a Gaza, rendendo ancora più vergognose le parole di Smotrich che trasforma questa tragedia in un'opportunità di profitto.
Reazioni internazionali di condanna
Le dichiarazioni hanno scatenato un'ondata di indignazione mondiale:
- L'UE ha proposto sanzioni commerciali contro Israele e la sospensione dell'accordo di associazione, con l'Alto Rappresentante Kaja Kallas che ha definito le scandalose dichiarazioni di Smotrich come "inaccettabili".
- Il senatore Bernie Sanders ha per la prima volta usato il termine "genocidio" per descrivere le azioni israeliane, denunciando la "politica di pulizia etnica" del governo
- La Spagna ha annunciato indagini per "violazioni dei diritti umani a Gaza" per assistere la Corte Penale Internazionale, mentre il Regno Unito si prepara al riconoscimento dello Stato palestinese.
Gli esperti di diritto internazionale denunciano che il progetto di Smotrichcostituisce una forma di annessione mascherata che viola apertamente:
- Le Convenzioni di Ginevra sulla protezione dei civili
- Il diritto internazionale sui territori occupati
- I principi ONU contro lo spostamento forzato di popolazioni
- Le risoluzioni sul diritto all'autodeterminazione palestinese
Come ha dichiarato il professor Adil Ahmad Haque della Rutgers University: "È disgustoso che qualsiasi Stato cerchi di trarre profitto dalla sofferenza e dalla spoliazione di una popolazione civile".
Trump e la "Riviera del Medio Oriente"
Le dichiarazioni di Smotrich trovano eco nelle altrettanto controverse e scandalose proposte di Donald Trump, che a febbraio aveva annunciato l'intenzione USA di "prendere il controllo" di Gaza per trasformarla nella "Riviera del Medio Oriente".
Il cinismo dell'estrema destra israeliana
Le dichiarazioni di Smotrich rappresentano il culmine del cinismo dell'estrema destra israeliana, che non si limita più a nascondere i propri obiettivi di espansione territoriale e pulizia etnica, ma li presenta apertamente come "opportunità di business". Trasformare una tragedia umanitaria in una "miniera d'oro immobiliare" rappresenta una deriva etica senza precedenti che scuote le coscienze mondiali e pone interrogativi fondamentali sul futuro della legalità internazionale.
Mentre Netanyahu si prepara all'incontro con Trump del 29 settembre, la comunità internazionale si trova di fronte a una scelta cruciale: accettare passivamente questa trasformazione della tragedia palestinese in affare immobiliare, o reagire con fermezza per difendere i principi fondamentali del diritto internazionale e della dignità umana. Le vergognose, immorali e indecenti parole di Smotrichnon sono solo scandalose: sono la confessione di un progetto di annichilimento che vorrebbe trasformare il genocidio in profitto. Un progetto che la storia giudicherà con la severità che merita, e che la comunità internazionale deve fermare prima che sia troppo tardi.
Di Eugenio Cardi