Attentato a Charlie Kirk, l'America sempre più sull'orlo del baratro sociale dopo l'uccisione di un fedelissimo di Trump

E’ veramente avvilente come l'America che detta costantemente agli altri come vivere, tramite la sua propaganda (..od anche semplice comunicazione pubblicitaria del marketing studiato nelle “stanze dei bottoni”), sia ancora in uno stato di semi-civiltà, di ampio primitivismo antropologico

Charlie Kirk, un giovane adulto di soli 31 anni, padre di due bambini piccolissimi, è stato ammazzato da un cecchino che con un fucile di precisione ha sparato da almeno 150 metri di distanza. Tutto questo nello stato ultra-conservatore e super cristiano della grande Federazione Americana.

Questa notizia, date le circostanze politiche e sociali in cui versano gli Stati Uniti, in questi giorni, è subito rimbalzata quanto enfatizzata in vari modi.. data la vicinanza del popolare attivista politico all’attuale discusso Presidente degli Stati Uniti. Trump, nei fatti, lo aveva di recente nominato membro del Consiglio dei Visitatori dell'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti (una sorta di Think-tank operativo che indica ed influisce sul modo in cui condurre questo Esercito e le sue forze militari).

Nei miei ultimi 35 anni di vita, equamente divisi tra la mia patria e questo paese, che presto vedrà nascere uno dei miei nipoti, ho sentito la necessità di mettere tra queste righe.. il mio malinconico sconforto come la mia sentenza risolutiva: questa nazione è sempre sull’orlo del baratro sociale.

E’ veramente avvilente come questo paese che detta costantemente agli altri come vivere, tramite la sua propaganda (..od anche semplice comunicazione pubblicitaria del marketing studiato nelle “stanze dei bottoni”), sia ancora in uno stato di semi-civiltà, di ampio primitivismo antropologico.

E si, è proprio così che dalla mia umile esperienza di vita, di Europeo influenzato dalla cultura antico-Romana e umanizzato dal moderno Cattolicesimo... è proprio così che mi permetto di definire ciò che la maggior parte di noi occidentali ritiene essere il faro guida della più progredita civiltà planetaria: ma credetemi non lo è!

Gli Stati Uniti non sono un vero paese e non è coabitato dallo stesso popolo: a fatica le genti che ci vivono risiedono da qualche generazione o sono rimaste a lungo nello stesso luogo. La maggior parte si sposta in continuazione alla ricerca dello stesso incantevole mantra che inebria al “sogno americano”. Ed ecco una delle ragioni per cui la così tanto conclamata “integrazione”, nei fatti non si è concretizzata neanche dopo oltre un secolo e mezzo dalla Guerra Civile, o dodici lustri dalle emanazione dei Civil Rights Act (rif. Martin Luther King, ndr.).

E questa è una contraddizione di ampia ed estrema pericolosità, poiché questo paese che ci spinge all’ iper-progressismo è lo stesso che non ha né la volontà, né le capacità di progredire, o almeno raggiungere il livello a cui noi Europei ci eravamo abituati da decenni.

Le teorie “Bonino-boldriniane” incocciano prepotentemente da sempre in questo territorio… che personalmente considero rimasto volontariamente nel mitico Far-west. Sia nel campo socio-umanistico che degli affari (ricordate… “business is business” ?), moltissimo è qui ancora permesso: altro che Napoli e la leggenda inventata dal caro e vecchio amico Claudio Ciaravolo (massmediologo degli anni ’90) delle magliette con le cinture per auto disegnate.

Non più tardi di qualche giorno fa, lo stesso Trump, non solo ha dovuto convincere, con la forza di un Decreto urgente e di un Reparto dell’ Esercito Federale, un potente Sindaco di una megalopoli come Chicago… nel proporsi con la sua autorità ad arginare l’avanzata di una sorta di guerra civile nei suoi quartieri periferici: battaglie cittadine e sparatorie costanti, frutto di una criminalità diffusa in modo inimmaginabile e totalmente fuori controllo.  Ma ha dovuto anche rilanciare a reti televisive unificate un messaggio di terribile tragicità.. nel mostrare al mondo la immagine in una foto di un cittadino “made in USA”, mentre stava per accoltellare da tergo il collo di una ventitreenne giovinetta ucraina (Iryna Zarutska, ndr.).  I Media la hanno descritta come una persona in fuga dalla Guerra del suo paese, per rifugiarsi nella civiltà Oltre-atlantico:  “dalla padella alla brace” ?

Tutto questo per dire che non c’è da meravigliarsi se una persona che ha fatto della forza autoritaria e della violenza fisico-militare una professione (il Gen. Vannacci) pubblichi scritti che inneggiano alla pace ed all’ equilibrio usando uno slogan antitetico come “il mondo al contrario”. Per confermare, inoltre, che ciò che appare o ci viene raccontato dai miti.. non sia puro “oro colato”. Il Far-west non è un mito positivo e l’ America è ancora pervasa da battaglie di quartiere e da vili guerriglie tra vicini di casa (tutte cose che ai nostri Storici.. appaiono dritte del Medio-evo!).

Ecco perché lo sfumato assassinio del candidato presidenziale del 2024, come questa perfetta uccisione da cecchino “stile trincea nelle Alpi del ’15-’18”, non rappresenta solo la tragedia di un valido essere umano che ha finito di esistere, o la sofferenza perpetua dei suoi familiari, ma ci  ravvisa su dove anche la nostra società Europea si troverà presto a confliggere.

Le birichinate dei Maranza od i Macron, che con faciloneria ci gridano.. “Armiamoci e partite!”, sono i riferimenti da cui dobbiamo cominciare per tenerci la reale civiltà che i nostri ancestri si sono sacrificati per donarcela. E noi dobbiamo averne la responsabilità.

Charlie Kirk, qualche tempo fa.. in una intervista, aveva risposto che avrebbe voluto esser ricordato per il coraggio della sua fede, cioè del suo impegno di mantenere ..come predica “la parola di Dio”, il senso della libertà di esprimersi e la preservazione della convivenza equilibrata e civile, cosa che negli ultimi tempi è andata all’ estremo opposto di periodi precedenti. A quanto pare è per questo che molti sono felici della sua uccisione. Egli girava per gli Stati Uniti e parlava con i giovani Universitari avvisandoli che la realtà non era quella diffusa dalla Tecnologia, che la pace non si fa con miti parole “che non ledono la sensibilità degli idioti”. La sua violenta morte ci serva a capire che se l’ America è sempre sull’orlo del baratro, noi Europei non la dobbiamo seguire.

Di L. POLLiCiNO