Greta torna in mare per “salvare Gaza”, ma Israele l’aspetta con manette e carcere duro: addio panini vegani e selfie

Stop panini, via in cella: Israele non scherza più con la “flottiglia dei finti eroi”

Greta Thunberg si prepari: niente snack vegani stavolta. Se proverà ancora a navigare “eroicamente” verso Gaza, potrebbe scoprire che l’unica cosa che le verrà servita sarà… una lunga vacanza in prigione.

L’attivista svedese, già fermata lo scorso giugno a due passi dalla Striscia, si era beccata un panino gentile offerto dai soldati israeliani — che cuore! Ma da oggi, clima decisamente più freddo per la “Giovanna d’Arco del catamarano”. Il Ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha annunciato misure durissime per chi parteciperà alla cosiddetta “Global Sumud Flotilla”: altro che abbracci e snack bio, si rischia la galera dura.

Ben-Gvir ha presentato una proposta per sbattere i 500 passeggeri della flottiglia direttamente nelle prigioni di Ketziot e Damon — non proprio resort a cinque stelle. Parliamo di carceri riservate ai detenuti pericolosi, senza TV, radio e cibo speciale. In pratica: niente avocado toast per Greta & co.

«Non permetteremo ai sostenitori del terrorismo di vivere nel lusso», ha detto Ben-Gvir, citato dal Jerusalem Post. Il messaggio è chiaro: chi gioca al piccolo rivoluzionario nelle acque israeliane, rischia di passare dalla barca alla cella senza scalo intermedio.

Greta, che ama indignarsi con lo sguardo accigliato e i cartelli scritti a mano, dovrà decidere se continuare a sfidare il blocco israeliano o restare a casa con il suo muesli.

Ma una cosa è certa: stavolta, niente panino.

Di Aldo Luigi Mancusi