Germania, trans neonazista Sven Liebich latitante: irrintracciabile da 24 ore, doveva essere internato nel carcere femminile di Chemnitz
Il neonazista trans Sven Liebich, condannato per odio e diffamazione, non si presenta in carcere: mandato d’arresto e fuga all’estero, forse in Russia o negli Usa
Colpo di scena in Germania: il trans neonazista Sven Liebich pare essere sparito nel nulla, proprio la mattina del 1° settembre, data in cui si sarebbe dovuto consegnare presso il carcere femminile di Chemnitz. L'attivista è ora latitante, irrintracciabile da più di 24 ore: alcune fonti credono in una sua fuga in Russia o negli Stati Uniti.
Germania, trans neonazista Sven Liebich latitante: irrintracciabile da 24 ore, doveva essere internato nel carcere femminile di Chemnitz
La polizia tedesca ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti dell’attivista neonazista Sven Liebich, che nel 2023 aveva legalmente cambiato il proprio nome in Marla-Svenja Liebich. L’uomo avrebbe dovuto presentarsi venerdì scorso al carcere femminile di Chemnitz, in Sassonia, per iniziare a scontare una pena di un anno e sei mesi inflitta per incitamento all’odio, diffamazione e aggressione verbale. Liebich non si è però mai presentato: secondo le autorità potrebbe essere fuggito all’estero.
Negli ultimi due giorni l’attivista ha continuato a pubblicare messaggi beffardi e provocatori sui social network. Su X ha condiviso una foto davanti alla cattedrale di San Basilio a Mosca, alimentando l’ipotesi di una fuga in Russia. In un altro post ha invece dichiarato di voler chiedere asilo politico negli Stati Uniti, senza chiarire se si tratti di una reale intenzione o di una semplice provocazione.
Chi è Sven Liebich, il trans neonazista tedesco
Ex musicista e figura nota nei circoli dell’estrema destra tedesca, Liebich si è costruito negli anni una reputazione come agitatore politico e attivista di piazza. Già più volte denunciato per propaganda neonazista e discorsi d’odio, era diventato uno dei volti più visibili delle proteste contro le misure anti-Covid in Germania, riuscendo a trasformare i suoi comizi in strumenti di provocazione mediatica.
La condanna che lo ha portato al carcere deriva da una serie di episodi di diffamazione contro politici, giornalisti e membri della comunità LGBTQ+. Liebich, noto per le sue posizioni ferocemente ostili ai diritti civili, aveva parlato pubblicamente di “transfascismo” e di “ideologia arcobaleno”, cercando di legittimare l’odio come forma di satira politica.
Nel 2023 aveva deciso di cambiare ufficialmente nome e genere anagrafico in Marla-Svenja Liebich. Un gesto interpretato da molti osservatori come un tentativo di strumentalizzare la legge tedesca sul cambio di genere, che dal novembre 2023 ha reso la procedura più semplice e immediata. Secondo media e politici, non sarebbe stata una scelta autentica di identità, ma un atto di sfida volto a screditare le nuove norme.
La sua mancata presentazione in carcere e l’attuale fuga confermano il profilo di un attivista abituato a muoversi tra provocazione e disobbedienza, pronto a trasformare la propria condanna in un palcoscenico politico.