Così gli Stati Uniti hanno preparato l'Ucraina alla guerra contro la Russia sin dal 1992, ora Kiev è la capitale di un Paese satellite di Washington
Un’ Indagine esclusiva basata su documenti americani inediti
Pokrovsk, l’odore del sangue che penetra negli occhi dei superstiti. Macerie e resti di uomini ed edifici che avanzano e indietreggiano in quella che fu Krasnoarmijs'k, città ucraina chiave nel fronte sud-orientale del Donbass. Le truppe ucraine sono oramai accerchiate e senza speranza, ma resistono nella rappresentazione in terra di ciò che è l’ inferno. Un copione già visto fin dall’inizio della guerra: Mariupol, Bakhmut, Avdeevka sono località che resteranno nella storia dell’eroismo militare da ambo le parti. I russi hanno vinto a caro prezzo contro un popolo con un carattere assai simile, se non identico.
Molti ucraini sono infatti etnicamente e culturalmente russi e sono stati reclutati a forza per le strade di Dnipro, Kiev, Odessa, Kharkov, Zaporož'e, città storicamente parte del mondo russo fin dai tempi di Caterina II nel settecento.
La lingua ucraina si è realmente affermata solo dopo il colpo di stato filo-occidentale del 2014 che ha dato mani libere agli ultranazionalisti e a varie formazioni di veri e propri neonazisti che hanno un potere sempre più radicato sul governo di Kiev.
Come spiegare dunque alle madri e alle vedove come si è giunti a questa tragedia, a questa guerra fratricida che vede coinvolti due popoli fratelli?
Il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto è ampiamente documentabile da fonti storiche e accademiche che saranno ora mostrate per la prima volta.
La resistenza da parte delle forze armate ucraine che l'esercito russo sta incontrando durante i combattimenti non sarebbe stata nemmeno immaginabile senza l'addestramento e l'equipaggiamento fornito dagli Stati Uniti fin dal 1995.
Cosa che, tuttavia, ha iniziato ad essere rivelata al grande pubblico solamente dopo il 24 febbraio.
Per capire gli orrori della guerra del Donbass è dunque necessario tornare indietro nel tempo, fino al 1992. "Precludere sul nascere, la rinascita dell' impero del male" questo era il principale obiettivo del piano strategico statunitense di quell’ anno.
Le azioni intraprese dal Dipartimento di Stato a partire dal 1992, rivelate per la prima volta in questa inchiesta, permettono di comprendere come si è giunti alla situazione attuale da una prospettiva del tutto inedita.
Le privatizzazioni selvagge avevano aperto il varco al lobbysmo e alla fortissima influenza straniera, che porterà l’ Ucraina al suicidio della guerra contro la Russia.
Il piano strategico statunitense del 1992, già citato in precedenza, prevedeva il rafforzamento delle relazioni Usa-Ucraina con il chiaro scopo di "controvertire l'influenza russa". Già in quell'anno furono stabiliti contatti ufficiali tra gli alti ufficiali dei due eserciti e due colonnelli dell’ esercito ucraino furono inviati a studiare negli Stati Uniti.
Si può poi apprezzare l’ incremento progressivo delle riunioni tra gli alti gradi militari dei due paesi che sono passate dalle 30 del 1993 alle 50 del 1995.
Il Dipartimento degli Stati Uniti per l’educazione militare e l'addestramento ha formato 500 ufficiali ucraini, e più di 100 civili a partire dal 1992. Anche personale non militare che include giuristi e manager ha fatto parte del programma. Tale iniziativa ha permesso al Dipartimento di Stato di inserire persone di fiducia nei ruoli chiave dell’ amministrazione ucraina, incluso un ministro degli esteri, Il Capo del servizio di analisi per la sicurezza nazionale dell’Ucraina, vice-ministri, parlamentari, ambasciatori, molti altri sono stati generali delle forze armate. Un subdolo cappio si è stretto giorno dopo giorno sulla sovranità ucraina.
Un passo fondamentale verso il baratro della condizione attuale si ebbe nel 1995, e ne veniamo a conoscenza sempre tramite i documenti in nostro possesso nei quali si legge come nel piano strategico Statunitense di quell’anno l’ Ucraina rivesta un’ importanza di primo piano. Infatti fu proprio nel 1995 che si tennero le prime esercitazioni militari congiunte tra i due eserciti. A prenderne parte da parte americana fu la terza divisione di fanteria, quella comandata dal Generale Krawciw nelle fasi finali della guerra fredda. Il Maggior Generale Nicholas Krawciw fu il vero protagonista delle manovre USA in Ucraina. Il Generale Krawciw fu il Direttore per le politiche della Nato per la sicurezza internazionale presso il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti a Washington nel 1990. Solo 2 anni dopo nel biennio 1992-1993 prende servizio come consigliere per la sicurezza per il parlamento ed il ministero della difesa ucraino a Kiev.
Analizzando i documenti si scopre che Il 27 Luglio 1993 viene firmato un memorandum di intesa tra i ministeri della difesa di Ucraina e Stati Uniti, prima di quell’ anno non esisteva neanche una politica estera e di difesa ucraina, verrà creata da zero dal generale Maggior Generale Nicholas Krawciw dell'Esercito Statunitense. L’ Ucraina, nel silenzio del mondo, era già stata commissariata dall’esercito USA.
Mentre nel 2022 l’ Occidente si interroga su presunte “ingerenze russe” nel Gennaio del 1995 il Tenente Colonnello Yaro Orishkevyc della Air National Guard già stava lavorando per preparare un elenco dei locutori della lingua ucraina all’interno delle forze armate USA. Nel frattempo l’ esercito americano inviava in Germania i propri linguisti al fine di imparare l’ ucraino. La Germania è ora lo snodo fondamentale dell’ intelligence della Nato nell’ individuazione e nella selezione dei bersagli per conto dell’ esercito ucraino nella guerra contro la Russia.
Nel biennio 1996-1997 l’Ucraina è diventato il terzo paese al mondo per assistenza ricevuta dagli Stati Uniti d’America. Nel 1996 viene creata una commissione bilaterale tra i due paesi e l'Ucraina viene definito un “Partner Strategico”.
L’ assistenza militare in termini di addestramento e di invio di armi è dunque ben precedente ai conflitti del 2014 e del 2022.
Per questioni di "brevitas" omettiamo per ora tutti i passaggi intermedi contenuti nei documenti, i vari accordi, commissioni e trattati siglati dal 1994 al 2000 tra Ucraina e Stati Uniti, e le frequentissime esercitazioni militari, costantemente accresciute per numero e qualità dei mezzi e degli effettivi impiegati, dalle truppe aviotrasportate ai fanti di marina. Ci soffermiamo invece, in conclusione, sulle decisioni di maggio-luglio 2002 che suggellano il “Piano Individuale d’ azione Ucraina-Nato”, a seguito del quale verranno poste le basi per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato.
Washington è disposta a tutto pur di avere Kiev all’interno della Nato e sta seguendo un piano subdolo, determinato e cinico. Il progetto dell’Ucraina come membro dell’ alleanza atlantica ha dunque origini ben più profonde e lontane nel tempo rispetto alla richiesta avanzata da Zelensky nel 2022. Il conflitto in corso è un mero pretesto.
I documenti ufficiali fino ad ora disponibili terminano nel 2004 e mostrano, anno dopo anno, un aumento progressivo e costante dell’ impegno statunitense in Ucraina.
Vi sono poi infinite prove giornalistiche, visive ed audiovisive dell’ addestramento occidentale delle truppe ucraine, inclusi i battaglioni dei neo-nazisti, e delle esercitazioni congiunte con gli americani fino a pochi mesi prima l’ allargamento del conflitto. Le ultime hanno avuto luogo nell’ Ucraina occidentale il 20 settembre del 2021 con il nome in codice di “Rapid Trident 2021”.
Proprio nel 2004, anno dal quale non è più disponibile alcun documento open source americano, avvenne la “rivoluzione arancione” alla quale l’ esercito e le forze di sicurezza ucraine non si opposero. Stessa sorte tocco a Yanukovych, eletto presidente e spodestato da ultranazionalisti, ultras delle squadre di calcio e neonazisti nel 2014.
Mentre in Piazza Maidan si scatenava l’ inferno l’ esercito ucraino, addestrato, equipaggiato e comandato dagli Statunitensi non mosse un solo dito a difesa del proprio presidente e di quelle istituzioni che avevano giurato di proteggere.
Fu l’ inizio della fine e la fine dell’ inizio.
Risulta quindi chiaro che la politica estera statunitense in Ucraina, e nei paesi dell'ex Unione Sovietica, si basava su figure politiche e militari nominate direttamente dagli americani per controllare i processi politici interni e le decisioni strategico-militari. Tutto ciò avveniva, e tuttora avviene, in maniera progressiva e latente. Il lobbismo, la privatizzazione "selvaggia" del mercato e altri elementi di soft-power sono stati strumenti fondamentali per predisporre la sottomissione dell' Ucraina all'egemonia americana. La coltivazione dell'identità nazionale ucraina, l'imposizione di un controllo permanente sui suoi vertici militari, la fornitura di equipaggiamenti e di addestramento militare per un costo pari a milioni di dollari sono l'esempio più eloquente di come gli Stati Uniti abbiano trasformato uno Stato originariamente sovrano in un Paese satellite soggetto alle loro direttive per evitare la rinascita di quello che viene definito "l'impero del male".
Le prove della partecipazione diretta degli Stati Uniti nell’ideazione, nella partecipazione e nella conduzione della guerra sono ora inequivocabili.
Oggi l’ Ucraina è uno stato fallito, devastato dai debiti, senza una sovranità e senza un futuro. Le élite economico-finanziarie occidentali stanno già pianificando la spartizione di ciò che resterà del paese e dei fondi per la ricostruzione post-bellica.
L’ intervento russo potrà forse essere una nuova opportunità per il popolo ucraino che, a differenza di ciò che accade nel “giardino democratico europeo” in paesi come i baltici, potrà avere pari diritti, pari opportunità, libertà culturale e linguistica assieme ai fratelli di sempre.
Fonti:
La fonte principale è una monografia pubblicata nel 2004 sul sito ufficiale dell’ Army War College dell’ Esercito Americano: U.S.-Ukraine Military Relations and the Value of Interoperability
Ulteriori fonti: un articolo a pagina 11 del settimanale The Ukranian Weekly del 2 luglio 1995 nel quale si parla dell’ esercitazione militare “Peace Shield” avvenuta tra Ucraina e USA nei pressi di Leopoli.
La rivista “The international TNDM newsletter” volume 2, Numero 4 del dicembre 1998 presenta a pagina 21 un dettagliato stato di servizio del generale Nicholas Krawciw.
di Amedeo Avondet