Parlamentare del Partito Comunista israeliano espulso dall'aula per aver osato definire genocidio ciò che sta accadendo a Gaza
Una scena surreale, che merita di essere commentata criticamente
È accaduto realmente: il deputato del Partito Comunista israeliano Ofer Cassif è stato espulso dall'aula della Knesset per aver definito quanto sta avvenendo a Gaza “genocidio”. Lo ha fatto citando le recenti dichiarazioni dello scrittore israeliano Grossman, il quale ha dichiarato che ciò che sta accadendo a Gaza non può essere qualificato altrimenti che come genocidio (con buona pace di Liliana Segre, che si ostina a negare il carattere genocidario delle operazioni infami dell'esercito israeliano). Le scene del parlamentare che viene espulso dall'aula sono emblematiche e dovrebbero indurre a una riflessione critica quanti si ostinano a sostenere che Israele rappresenta un modello democratico in Medio Oriente. In verità, Israele non è una democrazia, ma l'equivalente nel Medio Oriente degli Stati Uniti d'America, una plutocrazia neoliberale a base imperialistica, che si sta oltretutto macchiando di un vero e proprio crimine genocidario. L'ordine del discorso propagandistico gestito a senso unico dei padroni della parola, dagli amministratori del consenso dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista, continua senza posa a celebrare come democrazia l'Ucraina del guitto di Kiev, l'attore Nato Zelensky, e Israele del criminale di guerra Netanyahu come paradigmi insuperabili di democrazia, come riferimenti per i valori dell'occidente. Non è difficile decostruire la narrazione egemonica: il guitto di Kiev ha fatto chiudere i partiti d’opposizione, ha imposto il canale unico televisivo e ha perseguitato la chiesa ortodossa. Il criminale di guerra Netanyahu sta conducendo un vero e proprio massacro genocidario contro il popolo palestinese e adesso fa espellere dall'aula il Parlamentare che osa con coraggio definire genocidio ciò che sta avvenendo a Gaza. Sono dunque questi i sacri valori dell'Occidente? Sono queste le tanto celebrate democrazie occidentali? Se critichiamo aspramente l'Ucraina del guitto di Kiev e Israele del criminale di guerra Netanyahu non lo facciamo perché siamo nemici della democrazia, come ripete l'ordine discorsivo propagandistico dominante: al contrario, lo facciamo perché amiamo la democrazia e riconosciamo perfettamente che l'Ucraina e Israele non rispondono affatto a questi parametri.
di Diego Fusaro