Arrestata a Roma deputata brasiliana Carla Zambelli, condannata a 10 anni in Brasile per aver hackerato sistema informatico giudiziario
Per evitare il carcere, Zambelli aveva lasciato il Brasile il 25 maggio attraversando, insieme al marito, il confine con l'Argentina a Foz do Iguaçu e, dopo una breve sosta negli Stati Uniti, aveva annunciato il suo arrivo in Italia
Carla Zambelli, deputata brasiliana, è stata arrestata a Roma. La conferma arriva direttamente dal ministero della Giustizia del Brasile. Zambelli, che si trova in Italia da alcuni mesi, è stata condannata dalla Corte suprema del suo Paese a 10 anni di carcere per aver hackerato il sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia. La parlamentare era entrata nel territorio italiano forte della doppia cittadinanza, ma su di lei pendeva da settimane una richiesta formale di estradizione.
Arrestata a Roma deputata brasiliana Carla Zambelli, condannata a 10 anni in Brasile per aver hackerato sistema informatico giudiziario
La fuga della deputata era iniziata lo scorso 25 maggio, quando aveva attraversato il confine tra Brasile e Argentina insieme al marito, passando da Foz do Iguaçu. Dopo una sosta negli Stati Uniti, Zambelli aveva annunciato pubblicamente il suo arrivo in Italia, dove – almeno inizialmente – sembrava intenzionata a candidarsi a una carica elettiva. Una possibilità poi accantonata, come spiegato dal suo legale alla CNN.
L’11 giugno il giudice della Corte suprema brasiliana Alexandre de Moraes ha firmato la richiesta ufficiale di estradizione, trasmessa al ministero della Giustizia italiano tramite l’ambasciata del Brasile a Roma. Nel frattempo, le autorità italiane avevano avviato accertamenti per localizzarla.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante il question time alla Camera, aveva riferito che erano state “avviate attività investigative volte a localizzare la signora, di concerto con l'autorità giudiziaria di Roma, immediatamente informata al riguardo. Nel corso delle indagini sono puntualmente state verificate segnalazioni circa la presenza dell'ex parlamentare in determinati luoghi o contesti, sempre con esito negativo”. Piantedosi aveva inoltre sottolineato che “all'atto del controllo di frontiera" a Fiumicino il 5 giugno Zambelli "risultava priva di precedenti di polizia sul territorio nazionale e di evidenze sfavorevoli rinvenibili agli atti e dunque le autorità di polizia non avrebbero potuto in alcun modo procedere al fermo".
Un aiuto decisivo alle forze dell’ordine sarebbe arrivato dal deputato Angelo Bonelli, che aveva pubblicamente segnalato sui social la presenza della Zambelli nella Capitale. "Zambelli è in un appartamento a Roma. Ho fornito l'indirizzo alla polizia", aveva scritto.
Dopo la notizia dell’arresto, non si è fatta attendere la reazione di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha espresso l’intenzione di farle visita in carcere.