Usa, l’accusa di Trump ad Epstein: “Rubava le giovani impiegate del centro benessere di Mar-a-Lago”, tra loro anche Virginia Giuffrè

Secondo Trump, fu proprio il comportamento di Epstein con alcune giovani lavoratrici del resort Mar-a-Lago a portare alla rottura definitiva

Donald Trump ha accusato Jeffrey Epstein di aver "rubato" diverse giovani impiegate del centro benessere di Mar-a-Lago. E tra queste, il Presidente, parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, ha fatto il nome di Virginia Giuffrè, morta suicida dopo aver testimoniato contro il finanziere. "Tutti conoscono le persone che sono state rubate", ha detto Trump ai giornalisti. "Quando l'ho saputo gli ho detto che non volevo che portasse via la nostra gente", ha proseguito il presidente. "Poi siccome ha continuato a farlo l'ho cacciato".

Usa, l’accusa di Trump ad Epstein: “Rubava le giovani impiegate del centro benessere di Mar-a-Lago”, tra loro anche Virginia Giuffrè

Il presidente americano è tornato sulla sua controversa relazione con Epstein, rivelando nuovi dettagli sul loro allontanamento, avvenuto circa vent’anni fa. Secondo Trump, fu proprio il comportamento di Epstein con alcune giovani lavoratrici del resort Mar-a-Lago a portare alla rottura definitiva. "Credo che lavorasse nella spa, credo di sì. Credo che fosse una delle persone, sì, l'ha sottratta. E a proposito, non aveva nulla da ridire su di noi, come sapete. Nessuna lamentela", ha detto riferendosi alla Giuffrè, che in passato aveva accusato sia Epstein che il principe Andrea di abusi sessuali.

Nel frattempo, un nuovo capitolo si apre con Ghislaine Maxwell, ex collaboratrice e complice di Epstein, che ha fatto sapere di essere disposta a testimoniare davanti al Congresso. Una disponibilità condizionata però all’ottenimento dell’immunità. Il presidente della commissione di vigilanza della Camera, James Comer, ha citato Maxwell a deporre in agosto, ma i suoi avvocati hanno sottolineato che l’ex socialite britannica intende tutelarsi invocando il quinto emendamento, a causa del ricorso ancora pendente contro la sua condanna a 20 anni di carcere.

"Qualsiasi testimonianza fornisca ora potrebbe compromettere i suoi diritti costituzionali, pregiudicare le sue rivendicazioni legali e potenzialmente inquinare una futura giuria", si legge in una lettera indirizzata a Comer. I legali della Maxwell hanno inoltre criticato le dichiarazioni pubbliche di alcuni parlamentari, accusandoli di aver "pregiudicato la credibilità della signora Maxwell senza nemmeno ascoltare ciò che ha da dire o valutare l'ampia documentazione che lo corrobora".