Gaza, ufficiale di Hamas: “Perso 80% della Striscia e morto 95% dei leader, popolazione in balia di bande e clan armati, sicurezza crollata”
Il collasso di Hamas e la frammentazione del controllo territoriale nella Striscia di Gaza richiamano alla mente quanto avvenuto in Libia dopo la caduta di Gheddafi nel 2011, quando milizie armate hanno preso la guida del Paese
Un alto ufficiale delle forze di sicurezza di Hamas ha tracciato un bilancio della situazione a Gaza. Le milizie islamiche, secondo quanto riferito, avrebbero perso circa l’80% del controllo sulla Striscia. A prendere il sopravvento sarebbero ora bande armate e clan locali. "Siamo realistici: non è rimasto quasi nulla della struttura di sicurezza. La maggior parte dei leader, circa il 95%, è ormai morta. Le figure attive sono state tutte uccise", ha detto l’ufficiale.
Gaza, ufficiale di Hamas: “Perso 80% della Striscia e morto 95% dei leader, popolazione in balia di bande e clan armati, sicurezza crollata”
Il racconto dell’ufficiale di Hamas, riportato dalla testata britannica BBC, offre uno spaccato dell’implosione interna di Hamas dopo mesi di guerra con Israele. La situazione, già drammatica per la popolazione civile visto il genocidio in corso, rischia ora di sfuggire completamente di mano. Secondo l'ufficiale, Hamas avrebbe perso l'80% del controllo della Striscia. "Per quanto riguarda la sicurezza, voglio essere chiaro: è completamente crollata. Completamente distrutta. Non c'è più alcun controllo da nessuna parte", ha dichiarato, evidenziando come l’intera struttura amministrativa e militare del movimento sia stata decapitata. Infatti, sarebbe morto il 95% dei leader di Hamas.
Durante il cessate il fuoco di 57 giorni, a inizio anno, Hamas avrebbe provato a riorganizzarsi, ricostruendo i propri consigli politici, militari e di sicurezza. Ma la fine della tregua a marzo ha segnato un nuovo punto di rottura. Da allora, le forze israeliane hanno colpito sistematicamente ciò che restava delle strutture di comando. Il risultato, secondo l’ufficiale, è un vuoto di potere che oggi viene riempito da gruppi armati non controllati, in una spirale crescente di violenza e instabilità.
"Quindi, cosa impedisce a Israele di continuare questa guerra?", ha aggiunto lo stesso ufficiale in un messaggio che suona come una resa, ma anche come un ammonimento sul futuro prossimo della Striscia.
Gaza e il rischio di un “modello Libia” dopo la caduta di Gheddafi nel 2011
Il collasso di Hamas e la frammentazione del controllo territoriale nella Striscia di Gaza richiamano alla mente quanto avvenuto in Libia dopo la caduta di Gheddafi nel 2011. Anche lì, l’eliminazione del potere centrale ha generato un vuoto rapidamente colmato da milizie, fazioni armate e signori della guerra locali, con un Paese precipitato in un conflitto perenne e senza un’autorità riconosciuta. Gaza rischierebbe ora uno scenario simile: oltre al genocidio in corso, un territorio frammentato, in mano a gruppi armati in lotta tra loro, dove la popolazione civile paga il prezzo più alto.