"John Fitzgerald Kennedy ucciso da Israele perchè si oppose al programma nucleare", la rivelazione della deputata Usa Marjorie Taylor Greene
L’ex presidente aveva espresso più volte la sua preoccupazione per lo sviluppo dell’arsenale atomico israeliano, arrivando a chiedere trasparenza all’allora premier David Ben-Gurion sul sito nucleare di Dimona
La deputata statunitense Marjorie Taylor Greene ha sollevato una nuova teoria sulla morte dell’ex presidente John F. Kennedy, suggerendo che il suo assassinio potrebbe essere stato collegato all'opposizione al programma nucleare israeliano. Con un messaggio pubblicato sulla piattaforma social X, l’esponente repubblicana ha scritto: “C’era una volta un grande presidente amato dal popolo americano. Si oppose al programma nucleare di Israele. E poi fu assassinato.”
"John Fitzgerald Kennedy ucciso da Israele perchè si oppose al programma nucleare", la rivelazione della deputata Usa Marjorie Taylor Greene
Il riferimento del messaggio di Marjorie Taylor Greene è chiaramente rivolto a Kennedy, ucciso a Dallas nel 1963. L’ex presidente aveva espresso più volte la sua preoccupazione per lo sviluppo dell’arsenale atomico israeliano, arrivando a chiedere trasparenza all’allora premier David Ben-Gurion sul sito nucleare di Dimona. Tuttavia, nessuna indagine ufficiale ha mai stabilito un legame tra quelle pressioni e il suo omicidio, attribuito a Lee Harvey Oswald, e ancora oggi avvolto da teorie del complotto.
Ma Greene è andata oltre, insinuando che lei stessa e il presidente Donald Trump possano ora essere in pericolo per le loro posizioni critiche verso Israele. “Dovrei sentire che la mia vita è in pericolo ora? E il presidente Trump, che questa mattina ha fortemente criticato Israele per aver continuato ad attaccare l’Iran?” ha scritto nel medesimo post.
Il riferimento è alle parole pronunciate da Trump, che poco prima aveva definito gli attacchi aerei israeliani contro obiettivi iraniani una “grave violazione” del cessate il fuoco. Una presa di posizione che ha immediatamente suscitato scalpore in ambienti conservatori e preoccupazioni tra i vertici diplomatici.
Non è la prima volta che Marjorie Taylor Greene – nota per le sue posizioni ultra-conservatrici e spesso complottiste – attacca le cosiddette “guerre infinite” portate avanti dagli Stati Uniti. In un altro post, ha infatti denunciato i bombardamenti americani contro siti iraniani, affermando: “Soldati americani sono stati uccisi e per sempre segnati fisicamente e mentalmente per cambi di regime, guerre straniere e per i profitti dell’industria militare. Ne ho abbastanza.”
Le parole della Greene hanno rapidamente suscitato reazioni durissime da parte di analisti e avversari politici, che accusano la deputata di rilanciare teorie pericolose e infondate. Al momento, non ha fornito alcuna prova concreta a sostegno del presunto legame tra la morte di JFK e la questione nucleare israeliana.