Netanyahu minaccia: “Uccideremo Khamenei per mettere fine alla guerra con l’Iran”, ayatollah cerca salvacondotto in Russia

Nei piani del premier israeliano ci sarebbe l'uccisione della Guida suprema iraniana per terminare il conflitto con Teheran. Ali Khamenei cerca appoggio nella Russia di Putin, come già avevano fatto Assad e Yanukovich

Più le ostilità fra Iran e Israele si inaspriscono, più è chiara la linea completamente distruttiva di Benjamin Netanyahu nei confronti di Teheran. Nella giornata di ieri il premier israeliano ha dichiarato: "Sto facendo quello che dobbiamo fare. Non entrerò nei dettagli, ma l'uccisione di Ali Khamenei non provocherebbe un'escalation nel conflitto, ma lo farebbe finire".

Netanyahu ha paragonato l'Iran alla "testa di un serpente", che negli ultimi anni ha colpito in varie occasioni Israele: l'operazione in corso è solamente "l'attacco decisivo". Ali Khamenei, ayatollah al vertice della Repubblica islamica da 36 anni, è la persona a cui Netanyahu imputa le azioni intraprese nel tempo contro Israele. Secondo fonti israeliane, il premier avrebbe voluto la sua morte già nella prima notte di raid su Teheran.

Khamenei, le condizioni dell'ayatollah iraniano dopo l'attacco di Israele

Dopo l'inizio del conflitto fra Iran e Israele, Ali Khamenei è sparito dalla scena pubblica. Braccato dall'esercito dello Stato ebraico, fonti iraniane dichiarano che sia nascosto da almeno due giorni in un bunker sotterraneo assieme alla sua famiglia, a Lavizan, a nord est della capitale. Fonti americane riportano che il presidente Donald Trump avrebbe imposto un veto a Netanyahu sull'uccisione dell'ayatollah, così da evitare che gli USA si ritrovino coinvolti direttamente nel conflitto. Il premier israeliano ha negato questa veto, pur non avendo ucciso ancora Khamenei.

Intanto, lo staff di Khamenei sarebbe "in trattative con le autorità russe per un'evacuazione con le famiglie, in caso di necessità", secondo media iraniani. L'indiscrezione fa riferimento a un possibile salvacondotto per Ali Asghar Hejazi, vice capo gabinetto di Khamenei, al quale un alto funzionario russo avrebbe fornito le indicazioni per una fuga sicura dall'Iran. Oltre a lui, diverse altre personalità importanti della Repubblica islamica starebbero ricevendo, nelle ultime ore, dei consigli per lasciare l'Iran e dirigersi verso la Russia attraverso corridoi sicuri. Alcuni stanno già finalizzando le proprie vie di evacuazione.

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