G7 Canada, Trump firma il documento e se ne va in anticipo dal summit, poi la minaccia: “Tutti lascino Teheran”

Il presidente americano lascia il summit il secondo giorno per "occuparsi di questioni molto importanti", facendo riferimento al conflitto fra Israele e Iran. Prima di lasciare il G7, firma il testo corretto da Carney che legittima l'azione israeliana

Donald Trump ha lasciato in anticipo il G7 nelle scorse ore, dichiarando di avere "questioni molto importanti di cui occuparsi", riferendosi al conflitto fra Iran e Israele. Prima di andarsene dal summit, il presidente americano ha firmato il documento prodotto dal G7, scritto dal premier canadese Mark Carney, "sui recenti sviluppi tra Israele e Iran". Inizialmente, il tycoon si era rifiutato, ma un aggiustamento di linguaggio ha permesso a Trump di firmare la dichiarazione insieme agli altri sei leader mondiali.

G7 Canada, Trump firma il documento e se ne va in anticipo dal summit, poi la minaccia: “Tutti lascino Teheran”

"Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran": queste sono le ultime parole di Trump prima di lasciare Kananaskis in anticipo per tornare negli USA. Ad attenderlo, la Situation Room da lui convocata con il Consiglio di Sicurezza di Stato. Prima di tornare a Washington, "The Donald" ha definito un "grosso errore" la cacciata di Vladimir Putin da quello che era il G8, dopo aver promosso l'idea di una mediazione russa nel conflitto fra Iran e Israele, subito scartata dall'Unione Europea.

Trump firma la dichiarazione sugli sviluppi in Medio Oriente: "Israele ha il diritto di difendersi, l'Iran è fonte di instabilità"

Solamente l'incontro bilaterale con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al cambio del linguaggio nella bozza della dichiarazione, ha convinto il presidente USA a firmare il documento sui recenti sviluppi tra Iran e Israele. Nella premessa, i sette leader più influenti del mondo ribadiscono "il loro impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente" e affermano che "Israele ha il diritto di difendersi", con la promessa del loro "sostegno alla sicurezza israeliana" e di "proteggere i civili". Poi, l'accusa verso l'Iran, concepito come "la principale fonte di instabilità e terrore nella regione, che non dovrebbe mai avere un'arma nucleare". Infine, l'invito a una de-escalation in Medio Oriente e al cessate il fuoco a Gaza, che però appaiono impossibili viste le premesse.

"Non voglio vedere armi nucleari in Iran e ci assicureremo che vada così": Trump prende posizione in Medio Oriente

Donald Trump ha ribadito l'obiettivo degli USA: "Non voglio vedere armi nucleari in Iran e ci assicureremo che questo accada. Ci sarà un accordo fra Tel Aviv e Teheran". Poi, ha fatto il punto della situazione: "L'Iran sarebbe pazzo a non firmare un accordo con Israele. Oggi praticamente l'Iran è al tavolo dei negoziati". Su Truth, però il presidente Usa ha cambiato registro: "L'Iran avrebbe dovuto firmare l'accordo che io avevo suggerito di firmare. Che scempio, che spreco di vite umane. Detto chiaramente, l'Iran non può avere un'arma nucleare. L'ho detto e ripetuto".