Israele occupa la Cisgiordania, approvata creazione di 22 nuove colonie illegali, anche in aree abbandonate nel 2005 e lungo il Giordano
I nuovi insediamenti illegali sorgeranno anche al confine con la Giordania, con l’obiettivo dichiarato di aumentare il controllo militare del territorio.
Israele occupa la Cisgiordania. Il governo di Tel Aviv ha dato il via libera alla costruzione di 22 nuove colonie illegali in Cisgiordania, territorio che la comunità internazionale riconosce come territorio palestinesi, ma che Israele occupa militarmente dal 1967, rafforzando la presenza attraverso una fitta rete di insediamenti. L’annuncio, arrivato giovedì dai ministri della Difesa Israel Katz e delle Finanze Bezalel Smotrich, segna l’approvazione del più ampio piano di espansione coloniale degli ultimi decenni, inserito in una strategia a lungo termine di crescita degli insediamenti.
Israele occupa la Cisgiordania, approvata creazione di 22 nuove colonie illegali, anche in aree abbandonate nel 2005 e lungo il Giordano
Le nuove colonie sorgeranno in diversi punti del territorio occupato, da Nord a Sud: alcune andranno a regolarizzare i cosiddetti “avamposti”, insediamenti informali costruiti autonomamente dai coloni su terreni palestinesi, in attesa del riconoscimento ufficiale da parte dello Stato. Altre saranno insediamenti completamente nuovi, come quelli previsti a Homesh e Sa-Nur, due località dalle quali Israele si era ritirata nel 2005. Il piano include anche nuove costruzioni lungo il fiume Giordano e nelle aree orientali al confine con la Giordania, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare il controllo militare israeliano sulla regione.
Ad oggi, nei circa 150 insediamenti costruiti da Israele dalla fine della Guerra dei Sei Giorni del 1967 vivono tra le 500mila e le 700mila persone. Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli attacchi violenti da parte dei coloni contro la popolazione palestinese, spesso con la tacita, se non aperta, complicità dell'Idf.
La decisione di una maggiore espansione in Cisgiordania arriva di pari passo con l'avvio di nuove operazioni militari dell'Idf nella Striscia di Gaza, complicando ancora di più la situazione dei palestinesi in Medio Oriente. L'operazione "Carri di Gedeone" sta facendo aumentare rapidamente il conto delle vittime. Le nuove colonie illegali nella Cisgiordania occupata tolgono sempre più spazio agli abitanti del luogo, costretti a spostarsi dalle proprie case per via degli sfollamenti forzati e dei bombardamenti.