Merz e i volenterosi alzano i toni: sarà Terza Guerra Mondiale per assecondare BlackRock e Rotschild?

“Sono sicuro che i missili Taurus sono già sul territorio dell'Ucraina. Ovviamente, per compiacere i suoi padroni occidentali, Zelensky colpirà il ponte di Crimea"

Nella conferenza stampa seguita all'incontro di ieri a Berlino, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato di aver concesso un finanziamento di 50 miliardi di Euro all'Ucraina, affermato che la Germania mette il proprio sistema industriale a disposizione dell'Ucraina e garantito la fornitura di missili Taurus a lunga gittata (fino a 500 km).

La notizia è stata accolta nella Federazione Russa come una dichiarazione di guerra. In effetti, nel mondo contemporaneo la dichiarazione di guerra non è più un atto formale espletato con la consegna di un documento per via diplomatica e simili dichiarazioni sono talmente esplicite da non richiedere interpretazioni.

La risposta russa non si è fatta attendere: Vladimir Putin ha affermato che la Germania verrà annientata come nella Seconda Guerra Mondiale (la Grande Guerra Patriottica per i russi, che persero 27 milioni di vite umane per sconfiggere il nazifascismo).

Il noto giornalista e conduttore televisivo Vladimir Solovyov, ha dichiarato:

“Sono sicuro che i missili Taurus sono già sul territorio dell'Ucraina. Ovviamente, per compiacere i suoi padroni occidentali, Zelensky colpirà il ponte di Crimea. Questo è stato ripetutamente richiesto dai tedeschi. Ricordiamo che sono trapelate informazioni su una conversazione telefonica tra personale militare tedesco di alto livello in cui si parlava di un attacco al ponte. Questo è ciò che gli inglesi volevano da tempo. L'importanza politico-militare non deve essere sottovalutata. Il ponte è un'infrastruttura di fondamentale importanza che ha risolto la questione dell'approvvigionamento della Crimea. L'attacco potrebbe essere effettuato in una data significativa, molto probabilmente il 12 giugno. Certo, la data del 22 giugno è più familiare ai tedeschi, ma anche per il bastardo nazista Merz sarebbe troppo. Anche se ormai non mi stupisco più di nulla.


Mi sembra che sia necessario informare la parte tedesca, attraverso tutti i contatti disponibili, che in questo caso verrà immediatamente lanciato un contrattacco sia ai centri decisionali di Kiev sia a una serie di strutture in Germania. Non devono illudersi che non risponderemo. Volete una terza guerra mondiale? Leggete attentamente ciò che è scritto nella nostra dottrina nucleare. L'attacco al ponte di Crimea sarebbe l'inizio della terza guerra mondiale”.

E' ormai del tutto evidente che la coalizione dei volenterosi (Merz, Starmer e Macron) vuole un'escalation: portare la guerra nel cuore del territorio della Federazione Russa.

Ai tre volenterosi si aggiungono gli irresponsabili baltici e i polacchi.

Chi contava su Donald Trump, che aveva promesso in campagna elettorale di far cessare la guerra in un mese, dovrebbe fare un'onesta autocritica.

Nell'ultima dichiarazione, Donald Trump (un narcisista manipolatore e maligno, al pari dei peggiori dittatori della Storia) ha dato del pazzo a Vladimir Putin.

C'è un piccolo aneddoto che ci dà la misura dei leader che ci stanno conducendo dritti alla Terza Guerra Mondiale, narrato da Pino Corrias:

Anni fa Friedrich Merz perse il suo laptop. Lo ritrovò un mendicante e lo consegnò a un posto di polizia, che lo riconsegnò al legittimo proprietario. In quel laptop c'era di tutto: segreti politici e professionali (il Cancelliere tedesco è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza di BlackRock in Germania).

Bene, per ringraziare l'onesto mendicante, Merz gli fece recapitare in un ricovero dove a volte passava la notte un proprio libro con dedica!

Narcisismo, tirchieria, prepotenza, nessun senso della vergogna: sono queste le qualità (alcune, in verità, tipicamente tedesche) del Cancelliere guerrafondaio.

Io – francamente – non posso che deprecare l'ennesima provocazione. Non so se Vladimir Putin reagirebbe davvero attaccando la Germania, perché è un uomo che ha dato prova di avere nervi saldissimi.

Qualche mistificatore ha scritto che è giusto che l'Ucraina disponga di missili a lunga gittata, perché la Federazione Russa ha già usato i micidiali Kinzhal. Sfugge completamente che gli attacchi siano stati mirati, limitati a obiettivi militari. Sfugge completamente la differenza tra la guerra russa in Ucraina (una conquista del territorio abitato (anche) da russofoni senza ricorso a bombardamenti su Kiev) e la guerra americana (distruzione di intere città, di tutte le infrastrutture e soltanto dopo invasione armata, l'abbiamo visto in tutte le guerre americane).

L'atteggiamento dei volenterosi non lascia a Vladimir Putin altra soluzione che quella finale: conquistare Kiev e denazificare l'Ucraina. Lui sa perfettamente che ora deve spostare il confine a Ovest di quei 500 km che sono la gittata dei missili Taurus.

Il terrorismo all'interno della Russia continuerà, assisteremo ancora alla barbarie di automobili fatte saltare in aria: di nuovo, è la prassi della CIA e, di conseguenza, della NATO.

Denazificare il mondo non è proprio possibile. BlackRock ha enormi interessi in Ucraina e due dei tre volenterosi sono suoi pupazzi (Merz e Starmer, il terzo, Macron, è il pupazzo dei Rothschild).

Il comando NATO che pianifica la strategia è stanziato a Wiesbaden.

Ora è più che mai evidente che Giulietto Chiesa fosse un profeta: già nel 2014 paventava il rischio di una guerra mondiale che si sarebbe sviluppata dalla crisi tra Russia e Ucraina (Euromaidan, la fuga del presidente eletto Viktor Janukovyč e la caduta del governo di Mykola Azarov; il ripristino della costituzione del 2004; l’installazione di un nuovo governo provvisorio presieduto da Arsenij Jacenjuk, l’abolizione di una legge che riconosceva il russo come lingua regionale ufficiale; lo svolgimento di elezioni presidenziali anticipate con l’elezione di Porošenko il 25 maggio 2014).

L'invasione russa della Crimea veniva raccontata dalla stampa e dalle televisioni mainstream in maniera mistificatoria, tacendo del risultato del referendum (95% a favore dell'annessione alla Federazione Russa. Euromaidan (io c'ero) venne organizzato da Victoria Nuland e dal Dipartimento di Stato americano con investimenti di cinque miliardi di dollari per retribuire mercenari (soprattutto georgiani): nessuno stigmatizzò che i due partiti vittoriosi, Svoboda e Settore destro, erano dichiaratamente nazisti, al punto di glorificare il criminale di guerra Stepan Bandera.

Tutte queste cose ormai sono note: dalla famosa telefonata della Nuland “Fuck the EU” alla strage di Odessa (straordinario il documentario di Oliver Stone).

Ciò nonostante, l'aggressione alla Federazione Russa non soltanto non si arresta, ma sale di livello.

Fino al giorno in cui – davanti al rischio concreto di essere assassinato (l'ultimo tentativo è della scorsa settimana, nel Kursk, quando il suo elicottero è stato attaccato da droni) – Putin potrebbe perdere il suo proverbiale sangue freddo e bombardare Kiev.

A quel punto, nessuno più potrebbe dirsi al sicuro.

di Alfredo Tocchi, 29 maggio 2025