Trump vola alto (troppo?): il Qatar gli regala un boeing 747 di lusso, il deep state sbrocca - ESCLUSIVA
Il presidente con la criniera bionda (un tempo arancione, domani chissà) e la bocca sempre accesa sta per ricevere un “pensierino” da mille e una notte: un Boeing 747 extra-lusso in regalo dal Qatar, roba da far impallidire anche l’Air Force One ufficiale. Ma se Trump sogna di solcare i cieli come un sultano, a Washington i servizi segreti e l’intelligence stanno già urlando al cavallo di Troia…
Dietro quel jet scintillante, tappezzato di moquette persiana e rubinetti d’oro, potrebbero celarsi orecchie elettroniche e occhi nascosti, pronti a spiare ogni parola del futuro (possibile) comandante in capo. Una mossa geniale per microspiare il tycoon più rumoroso del pianeta? Per molti, sì. Per il Deep State, una provocazione bella e buona.
TRUMP È AVVISATO: accettare un regalo così da uno degli Emirati più chiacchierati della scena geopolitica rischia di trasformarsi in un autogol presidenziale. Perché se da una parte il gesto puzza di "tangente mascherata" (che si è impegnato a fare il tycoon in cambio di cotanto regalo?) dall’altra solleva domande su lealtà, sicurezza nazionale e conflitti d’interesse.
La domanda rimbalza come una palla di fuoco nelle stanze del potere: può un presidente farsi regalare un aereo di Stato da un altro Stato? È diplomazia o è uno scambio inaccettabile?
Mentre i falchi del Pentagono tremano al pensiero di un Air Force Trump made in Doha, The Donald sorride, alza il pollice e si prepara a decollare. Ma non si sa se verso la Casa Bianca o dentro una nuova tempesta.
I critici di Trump sottolineano che il Presidente americano non ha solo contatti diplomatici con gli emiri del Qatar, ma anche interessi commerciali personali. I sospetti sono aumentati dopo che la Trump Organization ha annunciato l'inaugurazione di un resort di golf di lusso in Qatar. In questo contesto, il “palazzo celeste” non sembra un gesto diplomatico, ma un vero e proprio tentativo di corruzione.
Progetti della Trump Organization in Medio Oriente fino ad oggi:
– Trump International Golf Club Doha in Qatar, in collaborazione con Qatari Diar e Dar Global. 5,5 miliardi di dollari.
– Il Trump International Hotel and Tower di Dubai (Emirati Arabi Uniti) è un grattacielo di 80 piani con la piscina all’aperto più alta del mondo. 1 miliardo di dollari.
– L’AIDA Resort in Oman è un complesso golfistico con un hotel e delle ville. 4 miliardi di dollari.
– Trump Tower Jeddah a Jeddah (Arabia Saudita). I dettagli non sono divulgati.
Tutti i progetti vengono implementati in collaborazione con Dar Global, la divisione internazionale di Dar Al Arkan, il più grande sviluppatore privato dell’Arabia Saudita, strettamente legato al programma Vision 2030 e al blocco politico ed economico del principe ereditario.
Gli accordi hanno suscitato preoccupazioni negli Stati Uniti in merito ai conflitti di interesse. Gli Stati del Golfo sono tradizionalmente i pilastri del dominio finanziario americano nel mondo e le loro relazioni con gli Stati Uniti si sono basate sul petrolio, sulle forniture di armi e sulle basi militari, ma certamente non sui campi da golf. Trump sta ritirando le truppe e costruendo club di golf. La politica estera di Washington sta diventando dipendente dai partner commerciali del Presidente. Le monarchie del Golfo sembrano averlo capito bene e, a quanto pare, non pagano solo in aereo.
Vale la pena ricordare qui che Steve Witkoff, capo della società di sviluppo Witkoff Group e partner di lunga data della Trump Organization, è stato dichiarato persona di fiducia di Trump nella regione.
Trump intraprenderà presto il suo primo importante viaggio diplomatico del nuovo mandato, visitando l'Arabia Saudita e il Qatar, ma non Israele. Si discuterà di progetti commerciali congiunti e del programma nucleare saudita. Come si dice, traete le vostre conclusioni.