Spagna, genitori ossessionati da Covid e "pandemenza" rinchiudono in casa i figli per oltre 3 anni, costretti a vivere tra i rifiuti e con indosso le mascherine
I figli, di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, non hanno avuto nessun contatto con l'esterno per anni; la polizia ha arrestato i genitori per violenza domestica, maltrattamento psicologico e abbandono di minori
Per oltre tre anni, tre bambini – due gemelli di otto anni e il fratello maggiore di dieci – sono stati rinchiusi nella loro abitazione a Oviedo, in Spagna, circondati dai rifiuti e senza mai poter uscire, nemmeno per andare a scuola o prendere aria fresca. I genitori, Christian Steffen e Melissa Ann Steffen, rispettivamente di origini tedesche e tedesco-americane, avevano confinato i figli in casa fin dalla fine del 2021, perché ossessionati da Covid e dalla "pandemenza"..
Secondo quanto riportato dai vicini, nessuno della famiglia aveva mai lasciato la villetta presa in affitto. I bambini sono cresciuti senza alcuna istruzione formale, costretti a indossare pannolini e tre mascherine chirurgiche ciascuno. I genitori ordinavano online il cibo e i beni di prima necessità, regolamentavano rigidamente l’uso del bagno e, secondo il Daily Mail, somministravano ai figli farmaci contenenti THC – il principio psicoattivo della cannabis – acquistati illegalmente come presunto trattamento per il disturbo da deficit di attenzione. Nei giorni scorsi, la polizia locale ha arrestato i due adulti con le accuse di violenza domestica, abusi psicologici e abbandono di minori. I media hanno definito la casa dove vivevano i bambini come “la casa degli orrori”.
Spagna, genitori ossessionati da Covid e "pandemenza" rinchiudono in casa i figli per oltre 3 anni, costretti a vivere tra i rifiuti e con indosso le mascherine
La prima segnalazione che qualcosa non andasse nella casa degli Steffen è arrivata da un vicino, insospettito dalla quantità eccessiva di spesa consegnata davanti alla porta – troppa per una sola persona, come risultava dai registri ufficiali. Le indagini sono partite subito e hanno rivelato che, oltre all’uomo registrato come unico residente, nell’abitazione vivevano anche altri membri della famiglia, compresi dei minori.
Mercoledì 30 aprile, quando la polizia ha bussato per avviare la perquisizione, i genitori non hanno mostrato alcuna sorpresa. Anzi, non hanno negato di essere vissuti isolati per anni, né sembravano consapevoli della gravità delle loro azioni. La madre ha insistito sul fatto che i figli fossero molto malati, mentre il padre ha chiesto agli agenti di indossare le mascherine prima di entrare. All’interno, le forze dell’ordine hanno trovato finestre sigillate, porte sbarrate, cumuli di rifiuti e una grande quantità di medicinali. La situazione igienica è stata definita critica.
Il fatto che tutti i membri della famiglia indossassero costantemente mascherine chirurgiche ha rafforzato l’ipotesi che i coniugi Steffen fossero ossessionati dal Covid-19. Il commissario Francisco Javier Lozano ha parlato di una possibile “sindrome post-Covid”, ipotizzando che la paura del virus possa aver giocato un ruolo nel loro isolamento estremo. “Il fatto che indossassero mascherine può essere un dettaglio significativo o solo aneddotico. Ora bisogna capire come siano arrivati a questa situazione e cosa li abbia spinti a trasferirsi in Spagna”, ha spiegato.
Il momento in cui i bambini hanno finalmente lasciato la casa è stato toccante: si sono fermati a toccare l’erba, come se non l’avessero mai vista prima. Attualmente sono stati presi in carico dai servizi sociali e si trovano in un centro di protezione dell’infanzia, sotto osservazione medica.