Migranti, lista UE su Paesi sicuri per i rimpatri: Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia; Meloni: "Grande soddisfazione”
La lista non è ancora definitiva ma la premier ha aggiunto: "Siamo sulla buona strada"
La Commissione UE ha proposto una lista, non ancora definitiva, di Paesi di origine sicuri per il rimpatrio dei migranti richiedenti asilo in Europa. Come anticipato a marzo dalla presidente Ursula von der Leyen, è stato stilato un elenco iniziale di 7 Stati extra UE: Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia. A questi si aggiungono anche i Paesi attualmente candidati a entrare nell'Unione europea, giudicati idonei "in linea di principio a essere designati come sicuri". Il nuovo elenco stilato da Bruxelles andrà ad integrare le liste nazionali già esistenti, consentendo una "più uniforme applicazione delle regole". Nel caso dell'Italia sono 19 i Paesi sicuri con la nuova lista fornita dall'UE.
Migranti, lista UE su Paesi sicuri per i rimpatri: Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia
"Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista Ue Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia", queste le parole della premier Giorgia Meloni, che ritiene "altrettanto positiva la proposta di anticipare l'entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie". "L'Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l'approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori. Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni, il contrasto all'immigrazione irregolare di massa, il rafforzamento della politica dei rimpatri e l'attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell'Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada", aggiunge la premier, oggi a Washington per l'incontro con Donald Trump.
La lista dei Paesi sicuri non è definitiva e deve essere ancora approvata da Parlamento e Consiglio UE; quando approvata sarà obbligatoria per tutti i membri, che potranno però continuare a mantenere e applicare i loro elenchi nazionali, integrandoli con questi 7 Paesi.