Francia verso l'abolizione di "Area C e ZTL"/zone a basse emissioni (Zfe), la marcia indietro nell'emendamento di LR, RN e Macron
Secondo i promotori, le Zfe penalizzano gli automobilisti a basso reddito: "la sostenibilità deve essere anche economica", affermano
La Francia potrebbe abolire presto la zona a basse emissioni, Zones à faibles émissions (Zfe), quella che in Italia corrisponde all'Area C e all'area B e alla ZTL. Il provvedimento era stato proposto dai parlamentari di Les Républicains, sostenuto dal Rassemblement National e da alcuni deputati del partito Renaissance di Macron votato con 26 favoreggi, 11 contrari e 9 astensioni. Secondo i promotori dell'emendamento le Zfe penalizzano i cittadini a basso reddito, costretti a sostituire i propri veicoli con modelli meno inquinanti, e creano disuguaglianze territoriali, "la sostenibilità", dicono, "deve essere anche economica".
Marcia indietro della Francia, probabile abolizione delle zone a basse emissioni (Zfe) con l'emendamento di LR, RN e Macron
In Francia un emendamento di Les Républicains, Rassemblement National e alcuni deputati del partito di Macron Renaissance potrebbe aprire la strada all'abolizione completa della zona a basse emissioni (Zfe). Il provvedimento potrebbe eliminare o ridimensionare completamente il programma. Al momento sono circa 24 città tra cui Parigi, Lione, Grenoble, Montpellier che hanno introdotto le Zfe, quello che in Italia è più comunemente conosciuto come "area B", "area C" e "ZTL". Dal primo gennaio, nessuna auto privata a diesel che è stata immatricolata prima del 2011 o a benzina immatricolata prima del 2006 è autorizzata a circolare in queste città, mentre i veicoli che entrano in tali zone devono esibire l'adesivo "Crit’Air" attestante il loro basso livello di inquinamento, per i trasgressori sono previste multe fino a 135 euro.
Entro l'anno tutte le città francesi dovrebbero adattarsi alle Zfe, ma con il nuovo provvedimento approvato dalla destra e su cui la sinistra francese si è astenuta, le cose potrebbero cambiare. L'emendamento dovrà ora essere esaminato e votato in seduta plenaria all'Assemblea Nazionale. Il governo si è espresso contrario all'abolizione delle zone a basse emissione, sottolineando l'importanza di queste zone per la salute pubblica e per rispettare gli impegni ambientali internazionali, tuttavia l'approvazione della proposta di modifica è stata trasversale e potrebbe segnare un cambio nelle politiche ambientali del paese.