Scambio di prigionieri USA-Russia, liberata l'ex ballerina Ksenia Karelina in cambio di Arthur Petrov, in carcere "per tradimento"
Il segretario di Stato Marco Rubio ha confermato che la donna sta tornando negli Stati Uniti
La ex ballerina Ksenia Karelina è stata liberata nell'ambito di uno scambio di prigionieri tra USA e Russia. La donna, cittadina russo-statunitense di 33 anni, era stata imprigionata nel febbraio 2024 sui Monti Urali con l'accusa di tradimento ed è stata liberata oggi in cambio di Arthur Petrov, arrestato a Cipro nel 2023 con l'accusa di contrabbando di microchip. Il segretario di Stato USA, Marco Rubio, ha confermato che la Karelina è in viaggio "su un aereo che la riporterà a casa negli Stati Uniti". Lo scambio dei prigionieri si è tenuto ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
Scambio di prigionieri USA-Russia, liberata Ksenia Karelina in cambio di Arthur Petrov
L'ex ballerina era stata arrestata nella città di Ekaterinburg, sui Monti Urali, nel febbraio dell'anno scorso con l'accusa di tradimento: la 33enne avrebbe effettuato una donazione di 51,80 dollari ad un ente di beneficenza che "sostiene l'Ucraina"; per Mosca invece quei soldi sarebbero stati utilizzati per "comprare armi, forniture mediche tattiche e attrezzature per le forze armate ucraine". Le autorità statunitensi avevano definito come "assolutamente ridicolo" il caso a carico della donna, che ha ottenuto la cittadinanza statunitense dopo aver sposato un americano ed essersi trasferita a Los Angeles. Era tornata in Russia per visitare i suoi familiari.
In cambio di Karelina è stato liberato il cittadino russo-tedesco Arthur Petrov, arrestato a Cipro nel 2023 ed estradato negli USA con l'accusa di contrabbando verso la Russia di microchip e componenti elettrici per uso militare. Stando a quanto riporta l'FSB Petrov sarebbe già tornato in Russia. Lo scambio si è tenuto ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Questo è il secondo scambio di prigionieri da quando Donald Trump è diventato presidente, il terzo da agosto 2024. A febbraio erano stati rilasciati il russo Alexander Vinnik e lo statunitense Marc Fogel.