Corea del Sud, Corte Suprema conferma l'impeachment e destituisce Yoon Suk-yeol, il suo partito: "Deplorevole ma lo accettiamo"
Il presidente "ha violato la Costituzione", ora nuove elezioni entro 60 giorni
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stato destituito. La Corte Suprema ha confermato l'impeachment per il presidente, riferendo che l'emanazione della legge marziale dello scorso dicembre è stata una violazione della Costituzione; secondo la sentenza il presidente avrebbe "continuato a emettere atti che hanno violato la Costituzione e la legge". Ora si apre la strada a nuove elezioni, da tenersi entro 60 giorni.
Corea del Sud, Corte Suprema conferma l'impeachment e destituisce Yoon Suk-yeol, il suo partito: "Deplorevole ma lo accettiamo"
"Con la presente pronunciamo la seguente sentenza, con l'accordo unanime di tutti i giudici: destituiamo il convenuto presidente Yoon. Non si è limitato a dichiarare la legge marziale, ma ha continuato a commettere atti che hanno violato la Costituzione e la legge, tra cui la mobilitazione delle forze militari e di polizia per ostacolare l'esercizio dell'autorità dell'Assemblea nazionale", così recita la sentenza letta dal giudice capo Moon Hyung-bae. Il presidente Yoon Suk-yeol aveva dichiarato la legge marziale nella notte tra il 3 e il 4 dicembre, dopo essere stato sospeso da una mozione dell'Assemblea nazionale, per "respingere le forze comuniste nordcoreane ed eliminare gli elementi ostili allo Stato"; il 64enne ha sempre difeso il suo provvedimento. Yoon Suk-yeol è il primo presidente sudcoreano ad essere stato arrestato e detenuto.
Il presidente destituito ha accettato la sentenza, dichiarando: "Sono veramente dispiaciuto e addolorato per non essere stato all'altezza delle vostre aspettative". Anche il partito dell'ex presidente si è scusato con il popolo della Corea del Sud, accettando il provvedimento: "È deplorevole, ma il People's Power Party accetta solennemente e rispetta umilmente la decisione della Corte costituzionale. Ci scusiamo sinceramente con il popolo". Ora si dovranno tenere nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni; il favorito sembra essere il leader dell'opposizione Lee Jae-myung, che ha accolto la sentenza favorevolmente, affermando che Yoon "ha distrutto la Costituzione e minacciato il popolo e la democrazia".