La svolta segreta del Pentagono: la Cina prima di tutto, il resto può aspettare - RETROSCENA ESCLUSIVO

Washington ridefinisce le priorità strategiche: la Cina è l’unica minaccia, l’Europa deve cavarsela da sola, mentre l’esercito USA si concentra sui confini e sul nuovo scudo nucleare “Golden Dome”

Negli ultimi mesi, nelle stanze ovattate del Pentagono e nei corridoi del potere a Washington, si è delineata una strategia che segna una svolta epocale. Il tempo in cui gli Stati Uniti si ergevano a difensori globali sembra volgere al termine. Ora, le priorità cambiano e il focus si restringe: l'unica minaccia percepita come esistenziale è la Cina, e l’unico fronte da proteggere a tutti i costi è Taiwan. Tutto il resto è secondario.

La Cina, l’unico nemico che conta

Dietro porte chiuse, i più alti funzionari della difesa americana hanno stilato una roadmap segreta che ridisegna la postura strategica del Paese. Le guerre di ieri – Ucraina, Medio Oriente, Corea del Nord – diventano dettagli marginali in un disegno più grande. Il vero banco di prova sarà Taiwan, e gli USA vogliono che l'isola sia pronta.

Secondo indiscrezioni filtrate da fonti interne, Washington ha chiesto a Taipei di aumentare la spesa per la difesa fino al 10% del PIL, una cifra enorme rispetto all’attuale 2,5%. La logica è semplice: più Taiwan si fortifica, meno sarà necessario un intervento diretto americano. Ma dietro questa richiesta si cela un messaggio più sottile: la pazienza degli Stati Uniti non è infinita e il tempo delle garanzie illimitate sta per finire.

Europa e NATO: equilibri che cambiano

Gli alleati europei, abituati a contare sul sostegno incondizionato americano, dovranno adattarsi a una nuova realtà. La strategia del Pentagono prevede di “prendere rischi” e incoraggiare trattative con Russia, Iran e Corea del Nord. La NATO dovrà dimostrare di sapersi reggere sulle proprie gambe: il messaggio tra le righe è chiaro, l’ombrello di Washington non sarà più automatico.

Alcuni leader europei, consapevoli di questo cambiamento, hanno già iniziato a muoversi. Si moltiplicano i segnali di aperture diplomatiche verso Mosca, mentre in Medio Oriente si rafforza il dialogo con Teheran. Gli Stati Uniti osservano, valutano, e – almeno per ora – lasciano fare.

Un esercito sempre più “domestico”

Un’altra svolta significativa riguarda l’impiego delle forze armate americane. Per decenni, l'esercito ha combattuto guerre su fronti lontani; ora, invece, riceve ordini di rafforzare la sicurezza interna. Tra le nuove missioni emergono la protezione dei confini meridionali, la lotta all'immigrazione clandestina e al traffico di droga, oltre al controllo delle rotte strategiche come il Canale di Panama e l’Artico groenlandese.

Si tratta di un cambio di paradigma senza precedenti: il Pentagono si prepara a un'America più chiusa, più concentrata su sé stessa, meno incline a disperdere forze in conflitti remoti.

Il progetto segreto: “Golden Dome” e la corsa nucleare

Non si tratta solo di difesa convenzionale. Documenti riservati indicano che il Pentagono sta accelerando sull'espansione della forza nucleare e sullo sviluppo di un innovativo scudo missilistico denominato “Golden Dome”. Una tecnologia avanzata, pensata per garantire un’impenetrabilità totale agli attacchi nemici.

Se realizzato con successo, questo sistema potrebbe rappresentare la più grande rivoluzione nella difesa strategica americana dai tempi della Guerra Fredda, rafforzando la deterrenza contro Pechino e Mosca e ridefinendo l’equilibrio della paura a livello globale.

Un mondo in trasformazione

Gli Stati Uniti stanno cambiando pelle. L’era degli interventi globali sembra tramontata, sostituita da una politica di protezione mirata e selettiva. Taiwan diventa il simbolo di questa nuova fase, mentre Europa e Medio Oriente sono spinti a trovare un proprio equilibrio.

Questa strategia, se confermata, potrebbe segnare l’inizio di un ordine mondiale profondamente diverso. Ma il vero interrogativo resta: quanto sono pronti gli alleati a navigare in acque così incerte, senza più l’America come scudo incondizionato?