Riad, colloqui USA-Ucraina in corso, ieri l'incontro tra Washington e Mosca, Trump: “Presto accordo con Kiev su terre rare”

Dopo oltre 12 ore si sono conclusi i colloqui tra sull'Ucraina tra le delegazioni americana e russa che si sono svolti a Riad. Per oggi è prevista una dichiarazione congiunta USA-Russia

Sono in corso i colloqui tra USA e Ucraina all'indomani dell'incontro tra la delegazione statunitense e quella russa per una tregua parziale. Ieri nessuna svolta significativa, ma per oggi è prevista una dichiarazione congiunta. Inoltre, Trump annuncia di voler trovare un accordo sulle terre rare.

Colloqui di pace a riad: nessuna svolta, ma un comunicato USA-Russia in arrivo

Si sono protratti per oltre dodici ore, a porte chiuse, i colloqui a Riad tra le delegazioni statunitensi, ucraine e russe, nel tentativo di tracciare un percorso verso una tregua in Ucraina. Tuttavia, il summit si è concluso senza apparenti svolte decisive, sebbene sia atteso per oggi un comunicato congiunto tra Stati Uniti e Russia.

La discussione, che si è svolta su due tavoli paralleli, ha affrontato nodi cruciali come il cessate il fuoco, la protezione delle infrastrutture energetiche e la ripresa in sicurezza della navigazione nel Mar Nero. Tuttavia, il Cremlino ha frenato su ogni possibile intesa, sottolineando che "molti aspetti devono ancora essere approfonditi" e chiarendo che, al termine delle lunghe trattative con gli Stati Uniti, non sarebbe stato firmato alcun documento ufficiale.

A complicare ulteriormente la situazione, le dichiarazioni di Donald Trump da Washington, secondo cui i colloqui avrebbero toccato anche temi di rilevanza strategica come la definizione dei confini territoriali e il controllo delle centrali nucleari, in particolare quella di Zaporizhzhia. Un segnale che il negoziato potrebbe estendersi ben oltre una semplice tregua.

La delegazione americana, che includeva l'ex ufficiale dell'intelligence Andrew Peek, era giunta in Arabia Saudita con l'obiettivo di riavvicinare le parti e avviare un primo passo verso la cessazione delle ostilità. Un obiettivo che, per ora, resta irraggiungibile. Trump ha espresso la speranza che un accordo possa entrare in vigore entro Pasqua, ma la Russia ha rilanciato la responsabilità su Kiev, affermando di rispettare la sospensione degli attacchi alle reti energetiche. Per dimostrarlo, Mosca ha persino proposto agli Stati Uniti di monitorare le centrali, insinuando che sarebbero le forze ucraine a violare gli accordi.

Dal fronte opposto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto con forza le accuse, sostenendo che Mosca starebbe cercando di influenzare alcuni membri dell'amministrazione statunitense attraverso la disinformazione. Uno scambio di accuse che conferma quanto la strada per la pace sia ancora lunga e accidentata.