Globale è bello; Nazionale è cattivo: il falso dogma geopolitico tolto il quale si vede meglio...

Le lenti distorcenti dell'ideologia globalista, che allontanano dal reale e distorcono il giornalismo

Dal 1989 un dogma, un fantasma, uno spettro ha dominato la narrazione massmediale di massa generando un'illusione molto dannosa (come tutte le illusioni) e questo dogma-illusione si può sintetizzare nel motto pop: "one nation, one station", slogan pubblicitario di anni fà di una nota radio ma perfetto per focalizzare il senso moralistico-ideologico di questa narrazione globalista imposta. Sfruttando abilmente il senso di ottimismo, rilassatezza, deresponsabilizzazione derivante dall'implosione pacifica dell'URSS, il Nemico ideologico n° 1 del modello occidentale consumistico e massificante, l'elite finanziaria-occidentalistica angloamericana pensò che ormai non c'era più alcun ostacolo nel mondo al proprio predominio tecnocratico ed economico e quindi occorreva una narrazione di massa e massificante utile per allargare e totalizzare tale predominio. Ecco la narrazione utile al grande Capitale e per abbassare le difese alle sovranità nazionali: ormai non ci sono più confini, il male è sconfitto, abbiamo vinto, siamo tutti un solo "villaggio globale". Anche la musica fù mobilitata e l'"Ombelico del mondo" di Jovannotti è uno dei più efficaci inni per celebrare questa illusione che doveva servire interessi molti pragmatici, molto elitari e per nulla idealisti. Dal 1989 il nemico del potere finanziario globale è stato appunto il principio di sovranità nazionale e democratica. Il Potere globale lo ha combattuto con molta più determinazione e ferocia di quanto abbia mai combattuto l'URSS o i nazisti di Hitler. Il Nemico siamo noi. La stessa UE dal 1993 in poi non centra più nulla con l'idea europea di De Gasperi e di Adenauer, che era idea democratica e confederale ma si tratta si un semplice strumento elitario per distruggere le sovranità nazionali a favore della dittatura del "Capitale senza più confini". Lo conferma l'attuale minaccia che proviene dal vertice dell'UE: non pensino i cittadini europei di essere padroni dei loro risparmi (chissenefrega delle Costituzioni e dei diritti!): noi servi del grande Capitale siamo noi a decidere come devi investire. Il nemico siamo sempre Noi: i cittadini che si illudono che esista anche la democrazia in Europa! Il piccolo problema è che tale ideologia iper-capitalista sta dimostrando tutto il suo fallimento nei fatti, prima che nella sua pochezza umana, etica e culturale. I dazi, le guerre, le crisi economiche, i Brics stanno facendo riemergere il principio di sovranità, almeno nazionale o geopolitica, se non democratica. Oltre a ciò l'ideologia globalista era già in crisi per le sue profonde auto-contraddizioni: siamo per la pace e per l'Europa e bombardiamo la Yugoslavia strumentalizzando il nazionalismo croato, siamo contro i nazionalismi ma soffiamo sul nazionalismo polacco e baltico in funzione anti-russa. Siamo per un mondo senza confini e bombardiamo senza limiti, senza confini come pure è il Capitale che deve non avere confini, non la produzione o i diritti. Insomma la UE è un puro strumento del globalismo apolide ed elitario contro "l'Europa delle Nazioni" sognata dai suoi Padri fondatori. Se ci togliamo queste lenti sporche e deformanti vediamo il reale: il "Globale" è l'unico sovranismo e suprematismo, il Globale genera guerre, crisi ed estremismi, riattizzando persino i nazionalismi se utili al Grande Capitale mentre al contrario è proprio il "Nazionale" è l'unico fattore che può aiutare la democrazia, la partecipazione, i diritti, il progresso e lo sviluppo reale socio-economico. La Terza Guerra mondiale è già iniziata, è già in corso e senza esclusione di colpi ed è la guerra del Capitale Globale contro la Sovranità Nazionale. Si potrebbe trovare un nuovo equilibrio, un nuovo compromesso, una nuova Yalta-Bretton Woods ma troppi stupidi falchi pensano di poter vincere una guerra folle e autodistruttiva che nessuno può vincere...