USA inviano 45 bombe atomiche in Italia, le nuove B61-16 nelle basi di Aviano e Ghedi, nessun paese europeo ha più ordigni americani

L'Italia è il paese con più bombe atomiche americane sul territorio e l'unico con due basi nucleari

Gli USA hanno inviato nuove bombe atomiche nelle basi italiane di Aviano e Ghedi. Le nuove B61-16 sono state consegnate e stoccate nelle due basi militari, per un totale di circa 45 ordigni. Nessun paese europeo ha sul suo suolo più testate nucleari americane dell'Italia; il nostro paese è anche l'unico ad avere due basi nucleari.

USA inviano 45 bombe atomiche in Italia, le nuove B61-16 nelle basi di Aviano e Ghedi

Le B61-16 sono arrivate nelle basi di Aviano e Ghedi, come rivelato dallo studioso della Federation of American Scientists Hans Kristensen. Lo scienziato ha confermato l'arrivo delle testate, senza però aggiungere altro. Secondo il rapporto Nuclear Weapons Ban Monitor 2024, nelle due basi italiane sarebbero presenti circa 45 testate nucleari americane; nessun paese europeo ne ha così tante. Ad Aviano sarebbero stoccate tra le 20 e le 30 bombe atomiche, mentre a Ghedi tra le 10 e le 15, tutte con una potenza che varia tra 0,3 e 50 kiloton (la bomba sganciata su Hiroshima era di 15 kiloton). Cinque paesi Nato, Italia, Germania, Olanda, Belgio e Turchia, hanno sul loro territorio testate americane, per un totale di circa 100 ordigni: l'Italia ne ha quindi quasi la metà.

Il rapporto Nuclear Weapons Ban Monitor 2024 è stato presentato a New York alla terza Conferenza degli Stati Parti del Trattato sulla Proibizione delle armi nucleari, trattato firmato o ratificato da 98 paesi su 197; l'Italia non è tra questi. L'arrivo delle nuove bombe atomiche B61-16 avviene in contemporanea con l'ipotesi dell'ombrello nucleare francese proposto da Macron, e per il quale il presidente francese è stato contestato nei giorni scorsi.

Non sono mancate le contestazioni all'arrivo delle nuove testate atomiche ad Aviano e Ghedi. Francesco Vignarca della Rete Italiana Pace e Disarmo ha dichiarato: "L’Italia evita di sedersi al tavolo con chi lavora per un mondo senza armi nucleari. Anche se non fosse convinta di quel percorso, dovrebbe almeno partecipare al confronto".