Turchia, Abdullah Ocalan scioglie il Pkk, il messaggio del leader curdo dalla prigione: "Tutti i gruppi devono abbandonare le armi, il partito deve sciogliersi"
Il messaggio arriva direttamente dal leader curdo, dalla prigione di Imrali, a sud di Istanbul
Il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, ha chiesto al gruppo curdo di "deporre le armi e di sciogliersi". Il messaggio, letto in una conferenza stampa dai politici del filo-curdo Dem, arriva dalla prigione di Imrali, a sud di Istanbul, dove il leader del Pkk è detenuto dal 1999. "Chiedo di abbandonare le armi, mi prendo la responsabilità di questo appello", ha detto Ocalan nel messaggio.
Abdullah Ocalan scioglie il Pkk: "Tutti i gruppi devono abbandonare le armi, il partito deve sciogliersi"
Abdullah Ocalan, 75 anni, è condannato per tradimento ed è in carcere dal 1999, dove sta scontando un ergastolo. Stamattina ha incontrato la delegazione del partito Dem e ha consegnato loro un messaggio intitolato "Un appello per la pace e per una società democratica", scritto in turco, curdo e inglese. Nel messaggio, il leader curdo ha chiesto a "tutti i gruppi" di "abbandonare le armi" e ha detto al Pkk di "sciogliersi". “Non c'è alternativa alla democrazia nel perseguimento e nella realizzazione di un sistema politico. Il consenso democratico è la via fondamentale” ha affermato Öcalan nel suo messaggio.
L'annuncio fa parte di un tentativo di pace tra il Pkk e lo stato turco, avviato da Devlet Bahceli, leader del partito Mhp. In base a quanto detto da Bahceli, si sarebbe potuto parlare di libertà condizionata per Ocalan in cambio dello scioglimento del gruppo e della fine delle violenze. "L'appello fatto dal signor Devlet Bahceli, insieme alla volontà espressa dal signor presidente (Recep Tayyip Erdogan) e alle risposte positive degli altri partiti politici verso il noto appello, hanno creato un'atmosfera in cui chiedo di deporre le armi e mi assumo la responsabilità storica di questo appello" afferma Ocalan.
Il gruppo armato curdo, da lui fondato nel 1978, dal 1984 è coinvolto in un conflitto con lo Stato turco, durante il quale sono morte circa 40mila persone. La Turchia considera il Pkk un'organizzazione "terroristica". Efkan Ala, vicepresidente dell'Akp, partito guidato da Erdogan, ha così commentato l'annuncio di Ocalan: "Se l'organizzazione terroristica accetterà questo appello, deporrà le armi, si riunirà e si scioglierà, la Turchia sarà liberata dalle sue catene".