Austria, accordo per nuovo governo dopo 5 mesi tra centristi e senza l’estrema destra, Christian Stocker nuovo cancelliere
129 giorni di negoziati per la formazione del nuovo governo, la coalizione centrista lascia fuori FPÖ
In Austria è stata finalmente raggiunta la coalizione di governo che vede l'alleanza tra centristi (ÖVP), popolari socialisti (SPÖ) e liberali (NEOS), escluso FPÖ, il partito di estrema destra non è riuscito a formare un governo.
Austria: popolari, socialisti e liberali al governo
Ci sono voluti cinque mesi di negoziati dopo le elezioni parlamentari del settembre 2024, ma in Austria è stata finalmente raggiunta la coalizione di governo. Il nuovo esecutivo austriaco centrista esclude il Partito della Libertà Austriaco (FPÖ), la formazione di estrema destra che alle scorse elezioni si era attestata a prima forza politica del Paese con 29,1% dei voti.
Il partito di estrema destra, tuttavia, non era riuscito a formare una maggioranza governativa. La situazione era già critica ma è precipitata a gennaio 2025 con l'abbandono delle trattative da parte di NEOS.
Il prossimo cancelliere sarà il leader dei Popolari, Christian Stocker, con come vice-cancelliere il leader dei Socialdemocratici, Andreas Babler.
Impasse istituzionale senza precedenti
È il primo esecutivo dal Secondo Dopoguerra che si insedia dopo un periodo di tempo così lungo. Al nuovo esecutivo ci sono infatti voluti 129 giorni, un record che risaliva al 1962. L'accordo di coalizione raggiunto questa mattina ha messo fine a mesi di incertezza e l'Austria è ora pronta ad una stabilizzazione istituzionale.
I tre partiti al governo possiedono 110 seggi dei 183 del Nationalrat, la camera bassa austriaca. Questa mattina centristi, popolari socialisti e liberali hanno consegnato al presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, il loro programma di governo. La nuova coalizione potrebbe insediarsi già lunedì 3 marzo.
Austria forte in Europa, mano dura sull'immigrazione e droni Sky Shield
Tra i punti principali del nuovo esecutivo austriaco si annoverano: un'Austria forte in Europa e scevra da influenze straniere, un inasprimento delle regole sull'immigrazione ed in particolare no ferreo all'accoglienza di richiedenti asilo da altri Paesi dell'Unione Europea. In materia di sicurezza, la coalizione tripartitica austriaca vuole un sistema di difesa più forte con droni Sky Shield e l'introduzione di misure legali penali più severe contro l'"Islam politico".