Trump, Putin e il rischio golpe a Kiev: Zelensky teme deposizione con la forza, allerta nei servizi segreti; Zaluzhnyi possibile alternativa?

Le tensioni tra il presidente ucraino e il leader americano alimentano scenari preoccupanti. Il Cremlino osserva e attende: Zaluzhnyi possibile alternativa?

A Kiev l’aria si fa sempre più tesa. Negli ambienti del potere ucraino cresce il timore che l’escalation diplomatica tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump possa avere conseguenze imprevedibili, fino alla prospettiva più estrema: un colpo di stato.

L’ipotesi di un golpe in Ucraina non è nuova. Già in passato sia i servizi segreti americani che quelli russi avevano ventilato la possibilità che il governo di Zelensky potesse essere rovesciato con la forza. Ma oggi questa possibilità torna con forza, alimentata da una congiuntura internazionale che sembra spingere proprio in questa direzione.

Negli ultimi giorni, l’atteggiamento di Trump nei confronti dell’Ucraina ha subito una brusca svolta. Il presidente americano ha apertamente criticato Zelensky, accusandolo di aver trascinato gli Stati Uniti in un conflitto inutile e di voler perpetuare uno stato di guerra per motivi personali e politici. "Zelensky è un dittatore senza elezioni", ha dichiarato Trump, facendo riferimento al rinvio del voto presidenziale in Ucraina a causa dell’invasione russa.

Le parole di Trump non sono cadute nel vuoto. Putin ha colto al volo l’occasione per rilanciare la sua narrativa: secondo il Cremlino, l’Ucraina è ormai un regime autoritario sostenuto artificialmente dall’Occidente, e un cambio di leadership potrebbe rappresentare l’occasione per una svolta nei negoziati.

A preoccupare Zelensky non è solo la pressione esterna, ma anche i segnali di malcontento che emergono all’interno dell’Ucraina stessa. Il generale Valeriy Zaluzhnyi, ex comandante in capo delle forze armate e figura popolare tra i militari e nella società civile, è stato recentemente rimosso e nominato ambasciatore a Londra. Una mossa interpretata da molti come un tentativo di allontanarlo dalla politica interna.

Tuttavia, Zaluzhnyi resta una figura carismatica e con forti legami nelle forze armate. Non è un segreto che alcuni circoli militari e politici vedrebbero di buon occhio un cambio al vertice, soprattutto se il sostegno occidentale a Zelensky dovesse progressivamente indebolirsi. Secondo alcune indiscrezioni, Washington stessa potrebbe appoggiare Zaluzhnyi che potrebbe rivelarsi il candidato ideale per una transizione pilotata.

Mosca osserva e attende. Putin sa bene che un colpo di stato in Ucraina potrebbe avvantaggiarlo su più fronti. Se Zelensky venisse deposto, la nuova leadership potrebbe essere più incline a negoziare una pace favorevole alla Russia. Inoltre, un’Ucraina instabile e attraversata da tensioni interne rappresenterebbe un problema per l’Occidente, rallentando i rifornimenti militari e minando l’unità europea.

Negli Stati Uniti, invece, l’amministrazione Trump mantiene, almeno ufficiosamente, un profilo cauto, consapevole che la prospettiva di un golpe a Kiev potrebbe essere esplosiva. Ma dietro le quinte, fonti di intelligence riferiscono che Washington sta già valutando scenari alternativi, soprattutto se Zelensky dovesse perdere ulteriore sostegno tra i suoi stessi alleati.