Argentina, Javier Milei accusato di frode per aver promosso su X la criptovaluta $Libra; quotazioni crollate del 98% da 4,7 a 0,19 dollari, perdite per 100 mln

Il presidente argentino avrebbe promosso la criptovaluta facendo lievitare la quotazione, che poi è calata generando perdite per oltre 100 milioni di dollari

Il presidente argentino Javier Milei è stato accusato di frode per aver promosso su X la criptovaluta $Libra. Dopo il suo post la quotazione era arrivata a 4,7 dollari, ma dopo diverse vendite quasi istantanee il valore della criptovaluta è crollato a 0,19 dollari, il 98% in meno. Le perdite per gli investitori si stimano in oltre 100 milioni di dollari. Il presidente argentino: "Sono in buona fede".

Javier Milei accusato di frode dopo il crollo delle quotazioni della criptovaluta $Libra

Il presidente Milei aveva promosso sul suo profilo X, venerdì 14 febbraio, la criptovaluta $Libra affermando che avrebbe incentivato "la crescita economica del paese". Nel post si poteva leggere: “L'Argentina liberale sta crescendo! Questo progetto privato sarà dedicato a incoraggiare la crescita dell'economia argentina, a finanziare le piccole imprese e le iniziative argentine. Il mondo vuole investire in Argentina. $Libra”, con affiliato un link per il sito del progetto. Dopo il post si sono registrati moltissimi acquisti, facendo salire le quotazioni del token fino a 4,7 dollari. Qualche ora dopo però, a seguito di diverse vendite, la quotazione è crollata del 98%, arrivando a 0,19 dollari. Migliaia di investitori hanno perso denaro, con il totale che ammonterebbe a oltre 100 milioni di dollari.

Il presidente argentino ha successivamente cancellato il post in questione e ha chiarito, sempre su X, affermando che "Non ho alcun rapporto con la società che ha creato questa criptovaluta, né ho ottenuto alcun vantaggio". Ha poi dichiarato in un'intervista di non conoscere i "dettagli del progetto". L'opposizione intanto ha annunciato una procedura di impeachment nei confronti di Milei, e sul caso sono state presentate alcune denunce per frode. La società che ha lanciato la criptovaluta ha fatto sapere che il presidente argentino "non era coinvolto nello sviluppo o nella promozione del progetto".