Vertice europeo a Parigi pro-Kiev e contro Trump, sul tavolo l’invio di truppe in Ucraina, spese militari e sanzioni a Mosca
Il vertice convocato per discutere sulla guerra in Ucraina e sulla sicurezza europea, il Cremlino: "Fatto positivo, aspettiamo i risultati dell'incontro"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato un vertice a Parigi per discutere della sicurezza europea e della guerra in Ucraina. Sul tavolo l'invio di truppe a supporto di Kiev, le possibili sanzioni a Mosca e l'aumento delle spese militari. Il vertice è stato convocato in contemporanea con i negoziati di pace in Arabia Saudita tra USA e Russia ai quali nessuno rappresentate europeo è stato invitato. Il portavoce del Cremlino comunica che l'incontro a Parigi è un "Fatto positivo".
Vertice di Parigi, consultazioni su Ucraina e sicurezza
Al vertice di Parigi sono presenti i leader di 8 paesi Europei, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, insieme al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato Mark Rutte. Stando a quanto spiegato da Macron, l'obiettivo del vertice è quello di "determinare cosa gli europei possano fare per se stessi, considerando l'accelerazione che stiamo vivendo in Ucraina in conseguenza alle iniziative del presidente Trump". Il vertice, organizzato d'urgenza dal presidente francese, è stato organizzato in risposta all'esclusione dai negoziati sulla pace in Ucraina tra USA e Russia in Arabia Saudita; il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva dichiarato inoltre che "non ha senso invitare gli europei nei negoziati".
Sul tavolo a Parigi quindi il tema principale è il conflitto russo-ucraino. Si discute se inviare o meno delle truppe a supporto di Kiev e sulle possibili sanzioni per Mosca. Stando a quanto si apprende, sarebbero in corso colloqui per l'invio di truppe francesi, polacche e inglesi per "garantire un futuro cessate il fuoco". Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che il suo paese è "pronto e disposto a inviare le nostre truppe" per "aiutare a garantire la sicurezza del nostro continente e del nostro paese". Sul tavolo anche l'aumento delle spese militari dei paesi UE, in previsione di una possibile uscita degli USA dalla Nato, come caldeggiato dal presidente Trump.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov si è espresso sulla convocazione del vertice di Parigi. Secondo lui "è positivo" l'incontrarsi dei leader europei, in quanto fino a poco tempo fa "tutti nel mondo, ad eccezione forse della Russia e dei Paesi a noi amici, parlavano di come continuare la guerra ad ogni costo, è gratificante che ora tutti cerchino di parlare di ciò che deve essere fatto per fermare la guerra ad ogni costo. Questo è un fatto positivo. Osserveremo tutto il resto”.