Nato verso invio truppe in Groenlandia, l’isola strizza l’occhio a Trump e va verso referendum per l’indipendenza dalla Danimarca

Il leader del partito al governo Siumut, Erik Jensen: "Pronti ad accelerare il processo verso il voto". Tra le cose di cui si è discusso nella riunione dei membri della Nato anche l'attuazione dell'Articolo 5

La Nato va verso l'invio di sue truppe in Groenlandia dopo le parole di Trump. Tutti ormai sanno come il neo presidente abbia detto di voler conquistare l'isola danese. Un concetto espresso più volte, sia prima che dopo l'insediamento ed ecco che allora l'Alleanza Atlantica si muove. In una riunione informale nella quale erano presenti anche Germania e Francia, si è discusso dell'invio di truppe sulla grande isola per rispondere ad una eventuale azione militare americana. Tuttavia la Groenlandia potrebbe non essere d'accordo con questa mossa: sarebbe pronto un referendum sull'indipendenza dalla Danimarca, strizzando così l'occhio a Trump.

Nato verso invio truppe in Groenlandia dopo parole di Trump, l'isola verso il referendum per l'indipendenza

Dall'invio di truppe Nato in Groenlandia al referendum per l'indipendenza. Sono tanti i temi sul tavolo sulla questione dell'isola che appartiene alla Danimarca. Ma è proprio il referendum l'ultima svolta clamorosa che potrebbe rappresentare un assist a Trump. Il leader del partito al governo Siumut, Erik Jensen: "Pronti ad accelerare il processo verso il voto". In Groenlandia si terranno elezioni anticipate il prossimo 11 marzo, come richiesto da parlamento dell’isola in seguito al pressing di Trump. 

Tra le cose di cui si è discusso nella riunione dei membri della Nato anche l'attuazione dell'Articolo 5. Prevede che: "Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".