Attentato a Mosca: la morte di Armen Sarkisjan e l'inquietante paura di Putin che ora teme per la propria vita - RETROSCENA ESCLUSIVO -

Trump potrebbe chiedere a Zelensky di non mettere nel mirino Putin

La capitale russa, Mosca, è scossa dalla notizia di un attentato mortale che ha colpito Armen Sarkisjan, una figura chiave nel conflitto tra Ucraina e Russia. Sarkisjan, leader della milizia ArBat, è stato ucciso in un attacco mirato che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco di un conflitto già teso.

Sarkisjan, che aveva fondato la milizia ArBat, ha combattuto a lungo con le forze russe nelle zone occupate dell'Ucraina. Il gruppo ArBat era noto per il suo approccio radicale e la sua determinazione nel combattere. La morte di Sarkisjan, avvenuta in un attentato con modalità ancora da chiarire, ha sconvolto Mosca e messo in evidenza le crescenti tensioni legate alla guerra in corso. Sebbene non ci siano ancora rivendicazioni ufficiali, l'ipotesi che l'attentato possa essere stato un'azione da parte di gruppi ucraini è altamente probabile, considerando il passato di Sarkisjan.

Putin rafforza la sicurezza: la paura di un attentato

L'uccisione di Sarkisjan non è solo un colpo per la Russia, ma anche un segnale che la tensione e il pericolo per il presidente Vladimir Putin sono sempre più alti. Da tempo, il leader russo ha dovuto affrontare un crescente rischio di attentati e minacce alla sua vita, soprattutto a causa della crescente opposizione interna ed esterna alla sua leadership durante l'invasione dell'Ucraina. Con la morte di Sarkisjan, Putin ha ordinato un rafforzamento immediato delle sue misure di sicurezza, potenziando i dispositivi di protezione personale e intensificando i controlli in tutte le aree strategiche di Mosca e oltre.

Fonti vicine al Cremlino riferiscono che Putin teme ora che la sua stessa vita possa essere presa di mira in modo più diretto, con una crescente minaccia proveniente sia dai suoi oppositori interni che da gruppi ucraini attivi sul fronte. Le misure di sicurezza che circondano Putin sono state da sempre una priorità, ma ora la situazione sembra essere particolarmente tesa, con una paranoia crescente sulla possibilità di un altro attacco.

Nel contesto di queste preoccupazioni crescenti per la sicurezza di Putin, emergono anche notizie relative a Donald Trump, il neo presidente degli Stati Uniti. Secondo alcune fonti diplomatiche, Trump, sotto pressione da parte della Russia, sarebbe pronto a fare una richiesta delicata al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In un tentativo di evitare un'escalation che potrebbe minacciare ulteriormente la sicurezza del leader russo, Trump vorrebbe chiedere a Zelensky di non mettere nel mirino Putin, sostenendo che un'azione diretta contro il presidente russo potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione.

Questa proposta arriva in un momento particolarmente critico per la diplomazia internazionale. Trump, pur avendo mantenuto una posizione ambigua riguardo alla Russia durante il suo mandato, sembra ora volersi muovere verso un approccio che possa evitare il collasso completo dei rapporti internazionali e scongiurare una guerra più ampia. Il timore è che, con l’ulteriore peggioramento delle condizioni di sicurezza in Russia, la situazione possa evolversi in un conflitto ancora più devastante per l'Ucraina, ma anche per il resto del mondo.