Trump e grazia a Fauci e Milley, tentazione di revocarla ma i limiti di legge, "Vergognoso, colpevoli di gravi crimini" - RETROSCENA
Trump avrebbe parlato con Kennedy jr della possibilità di revocare la grazia per l’immunologo responsabile delle politiche americane sui vaccini Covid
Dalle ricostruzioni del GdI risulta che il 20 gennaio, dopo la comunicazione da parte di Joe Biden di aver concesso la grazia preventiva a Anthony Fauci e al generale Mark Miley, Donald Trump abbia immediatamente consultato il suo team di esperi legali per valutare la possibilità di revocare il provvedimento presidenziale.
Secondo le informazioni raccolte dal GdI, il tycoon avrebbe poi incontrato a Washington il suo futuro segretario di Stato alla Salute Robert F. Kennedy Jr che si è sempre fermamente opposto all’implementazione delle politiche dell’immunologo Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e malattie infettive per quasi 40 anni, anche durante il mandato di Trump, e in seguito principale consigliere medico di Biden fino al suo ritiro nel 2022.
A questo punto Trump ha scritto un messaggio alla giornalista della NBC Kristen Welker affermando che l'atto di Biden è "vergognoso", perché molti dei graziati "sono colpevoli di crimini gravi"
"È vergognoso. Molti sono colpevoli di crimini gravi"
Mark Milley, ex presidente degli Stati Maggiori Riuniti, ha in passato definito Trump un fascista e ha più volte effettuato dichiarazioni pubbliche sulla condotta di Trump durante l’assalto del 6 gennaio al Capitol Hill.
NEW: President-elect Trump texted me his reaction to President Biden's preemptive pardons of the Jan. 6 committee and witnesses, Anthony Fauci and Mark Milley.
— Kristen Welker (@kwelkernbc) January 20, 2025
“It is disgraceful. Many are guilty of MAJOR CRIMES! DJT”
Trump infatti avrebbe valutato insieme al suo team di legali la possibilità di emettere un provvedimento che annullasse gli effetti della grazia di Biden, scontrandosi però con dei limiti di legge che gli impedirebbero di ritirare la grazia presidenziale.
Alcuni esperti infatti affermano che una volta firmata la grazia presidenziale la legge non permetta ad un altro presidente americano di revocarla. Non è chiaro però se i graziati da Biden debbano o meno richiedere ufficialmente la clemenza, ammettendo quindi le colpe e gli illeciti di cui Trump li ha accusati, anche se formalmente non sono citati in giudizio per nessun crimine.
La possibilità di annullare la grazia di Biden
La decisione di Biden infatti è giunta dopo che l'attuale presidente Donald Trump aveva parlato di una lista di nemici da sanzionare con i nomi di coloro che l’avrebbero ostacolato politicamente o che hanno cercato di investigare le sue presunte responsabilità per il suo tentativo di ribaltare la sconfitta elettorale del 2020 e per il suo ruolo nell'assedio del Capitol del 6 gennaio 2021.
Tra i membri della grazia infatti figurano anche i membri del comitato investigativo che si è occupato dell’attacco al Capitol. “L'emissione di queste grazie non deve essere scambiata come un riconoscimento del fatto che un individuo abbia commesso un illecito, né l'accettazione deve essere fraintesa come un'ammissione di colpevolezza per un qualsiasi reato”, ha dichiarato Biden in un comunicato. “La nostra nazione ha un debito di gratitudine nei confronti di questi funzionari pubblici per il loro instancabile impegno a favore del nostro Paese”.
Il dibattito alla Casa Bianca
I provvedimenti di Biden sono stati per mesi oggetto di un acceso dibattito ai più alti livelli alla Casa Bianca. È infatti consuetudine che, al termine del suo mandato, un presidente conceda la grazia, ma di solito gli atti di clemenza sono indirizzati a dei condannati dalla giustizia.
La preoccupazione è quindi quella per cui futuri presidenti possano usare questo strumento per incoraggiare propri alleati politici a intraprendere azioni cui diversamente si opporrebbero per paura di infrangere la legge.
L’immunologo Anthony Fauci è stato uno degli ideatori delle politiche USA durante la pandemia COVID-19 e ha suscitato le ire di Trump quando si è opposto alle sue esternazioni in materia di salute pubblica.