Gaza, Israele e Hamas firmano l’accordo di tregua, il gabinetto di sicurezza israeliano lo approva, Ben Gvir verso le dimissioni

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l'accordo raggiunto nella notte in Qatar

Nella notte i negoziatori di Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sulla tregua a Doha, in Qatar. Coinvolti nei negoziati anche gli Stati Uniti e lo stesso Qatar, che ha fatto da mediatore. Il gabinetto di sicurezza ha approvato l'accordo, ed i primi ostaggi verranno liberati domenica: si tratta di 3 donne. Adesso è atteso il voto del governo, che dovrebbe arrivare domani sera. A Gaza ci sono stati bombardamenti e tensioni fino a ieri. Sono 81 i morti in dei raid Idf.

Gaza, Israele e Hamas firmano l’accordo di tregua

Nella notte è stato firmato l'accordo che prevede l'avvio del cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi e quest'oggi è toccato al gabinetto di sicurezza del governo dare l'ok: "Dopo la valutazione di tutti gli aspetti diplomatici, di sicurezza e umanitari... il gabinetto di sicurezza ha raccomandato che il governo approvi il quadro proposto", si legge nella nota. Un accordo al quale si è arrivati dopo quasi un anno e mezzo di guerra, e di cui il presidente americano Biden si è preso il merito. Quest'oggi verrà molto probabilmente ratificato l'accordo durante la riunione di gabinetto, e la tregua dovrebbe partire da domenica.

Biden ha chiesto a Netanyahu di "trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni". "Continuavo a ricordare al mio amico - ed è un amico, anche se ultimamente non andiamo molto d'accordo - Bibi Netanyahu, che deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni di un vasto gruppo di persone chiamate palestinesi, che non hanno un posto dove vivere in modo indipendente".

Ministro della Sicurezza israeliano Ben Gvir verso le dimissioni

L'accordo non è piaciuto proprio a tutti all'interno del governo israeliano, ecco perché Ben Gvir, ministro della sicurezza, va verso le dimissioni. "Se l'accordo sarà approvato presenteremo lettere di dimissioni e non faremo parte del governo. Ritorneremo a farne parte solo se la guerra a Gaza riprenderà", ha detto. 

Ben Gvir ha affermato di essere "ancora più terrorizzato" dall'accordo, alla luce dei nuovi dettagli emersi sui prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023: "Tutti sanno che questi terroristi cercheranno di nuocere di nuovo, cercheranno di uccidere di nuovo. Mi rivolgo ai miei amici del Likud e di Sionismo Religioso, non è ancora troppo tardi, abbiamo ancora la riunione di governo, possiamo fermare questo accordo. Unitevi a me, possiamo fermarlo".