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Gaza, Hamas e Israele “molto vicini ad un accordo” su tregua, scambio tra prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani, da inizio guerra 46.000 morti

Hamas e Israele sarebbero molto vicini alla firma di un accordo sul cessate il fuoco, con Biden che vorrebbe arrivarci prima dell’insediamento di Trump il 20 gennaio

13 Gennaio 2025

Gaza, nulla di fatto a Doha dopo 2 giorni di negoziati, Israele "manterremo soldati in corridoi strategici", Hamas: "chiediamo ritiro completo delle truppe"

Hamas sarebbe molto vicina dal raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza con Israele, secondo delle indiscrezioni che trapelano dal gruppo che governa la Striscia. Oltre al cessate il fuoco c’è in discussione il numero di ostaggi israeliani da scambiare con la liberazione di prigionieri palestinesi.

Nelle ultime ore sia il governo israeliano che quello americano hanno infatti annunciato che le negoziazioni stanno facendo dei passi avanti. Il vice consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jon Finer ha infatti dichiarato in modo esplicito che in questo momento la decisione sarebbe nelle mani di Hamas: “Fondamentalmente, crediamo che siano stati fatti dei progressi. C'è un accordo sul tavolo che Hamas dovrebbe accettare”.

Hamas e Israele “molto vicini ad un accordo” sul cessate il fuoco

La pressione cresce attorno al gruppo sul tema delle negoziazioni per un cessate il fuoco che sono in queste settimane ospitate dal Qatar, a Doha. Anche il governo israeliano è uscito allo scoperto affermando che “Israele vuole un accordo sugli ostaggi. Israele sta lavorando con i nostri amici americani per raggiungere un accordo sugli ostaggi, e presto sapremo se la controparte vuole la stessa cosa”, ha dichiarato il ministro degli esteri Gideon Saar in una conferenza stampa a Gerusalemme.

Sul tavolo in questo momento restano dei nodi da sciogliere. Hamas infatti chiede che Israele si ritiri dal corridoio di Filadelfi, una stretta striscia di terra lungo il confine di Gaza con l’Egitto, ma soprattutto che la zona cuscinetto ritorni alle status-quo precedente all’attacco del 7 ottobre 2023, ovvero di circa 300-500 metri dalla linea di confine, mentre Israele insiste per una zona cuscinetto più estesa, pari ad almeno 2.000 metri.

I punti sul tavolo tra Israrele e Hamas

Cruciale per Hamas è inoltre anche lo scambio tra ostaggi israeliani detenuti da Hamas nella Striscia e prigionieri palestinesi imprigionati nelle galere israeliane. 

Proprio in uno scambio di prigionieri tra Hamas e Israele era avvenuto nel 2011 il rilascio dell’ex leader di Hamas Yahya Sinwar, nell’ambito di uno scambio che coinvolse il rilascio di 1.027 palestinesi in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit, da 5 anni detenuto dal gruppo palestinese.

Sinwar è stato ucciso il 16 ottobre 2024 durate un’operazione delle IDF a Gaza.

La questione cruciale riguarda quindi il numero di ostaggi israeliani e di prigionieri palestinesi oggetto dello scambio. Sarebbero 34 gli ostaggi israeliani nella lista di Hamas che potrebbero riguadagnare presto la libertà.

È la questione principale: quanti saranno rilasciati? Una volta che sono d'accordo su questo e sulla gradualità del rilascio, allora è possibile avere un accordo”, ha dichiarato Yossi Beilin, ex ministro della giustizia israeliano che ha ricoperto un ruolo cruciale nella negoziazione degli Accordi Oslo nei primi anni ’90.

Secondo Beilin entrambi i leader statunitensi - il presidente in carica Joe Biden e il presidente eletto Donald Trump - “sostengono il fatto che si debba fare il possibile per raggiungere un qualche tipo di accordo entro il 20 gennaio”, giorno in cui Trump verrà investito ufficialmente del suo secondo mandato alla Casa Bianca.

Biden vorrebbe arrivare ad un cessate il fuoco prima dell'insediamento di Trump

94 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 sono ancora ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dall'IDF.

Hamas ha rilasciato 105 civili durante una tregua di una settimana a fine novembre, e quattro ostaggi sono stati rilasciati prima. Otto ostaggi sono stati salvati vivi dalle truppe e sono stati recuperati anche i corpi di 40 ostaggi, tra cui tre uccisi per errore dall'esercito israeliano mentre cercavano di sfuggire ai loro rapitori.

Secondo il ricercatore Luigi Toninelli dell’Osservatorio Medioriente e Nord Africa di Ispi “è difficile capire quanto siamo vicini ad un accordo tra Hamas e Israele per la liberazione degli ostaggi”, perché già in passato le negoziazioni che sembravano dover portare ad un accordo si sono poi dissolte in un nulla di fatto.

Secondo il ricercatore infatti il presidente uscente degli Stati Uniti vorrebbe raggiungere un successo diplomatico prima di lasciare la Casa Bianca e prima dell’insediamento del presidente eletto Trump per poter intestarsi la firma su un cessate il fuoco in Medio Oriente, così come è successo per il cessate il fuoco in Libano.

 

 

 

 

 

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