Stanziati 390 mln da governo danese per difesa della Groenlandia dopo minacce di Trump, il premier groenlandese: “Non siamo in vendita”
Il governo della Danimarca, responsabile della sicurezza della Groenlandia, ha stanziato 390 mln di euro per rafforzare sorveglianza e intelligence
Il governo danese ha presentato un piano da 390 milioni di euro per rafforzare l’intelligence e la sicurezza sul territorio della Groenlandia dopo le minacce di Trump di annettere l’isola.
La proposta e le minacce di Trump hanno scatenato la reazione del governo danese che è responsabile della sicurezza sul territorio della Groenlandia. È stato infatti approvato un piano per rafforzare la presenza militare sull’isola che prevede l’acquisto di due nuove navi per l’ispezione nell’Artico e il rafforzamento delle pattuglie con cani da slitta.
Stanziati 390 mln da governo danese per la difesa della Groenlandia
Come riportano i media locali tra i punti del piano c’è anche il potenziamento dell’aeroporto Kangerlussuaq, una vecchia base militare americana sul territorio della Groenlandia occidentale, in modo tale da ospitare jet da combattimento F-35.
La Danimarca ha quindi già stanziato nei giorni successivi alle minacce di Trump circa 390 milioni di euro per rafforzare la sorveglianza e l'intelligence nell'Artico e nell'Atlantico settentrionale tramite l’utilizzo di droni a lungo raggio.
Le capacità militari della Danimarca sul vasto territorio della Groenlandia sono infatti limitate e poco numerose. Al momento comprendono quattro navi di ispezione ormai obsolete, un aereo di sorveglianza Challenger e 12 pattuglie di cani da slitta, tutti incaricati di monitorare un'area grande quattro volte la Francia.
Il presidente eletto Donald Trump – che si insedierà ufficialmente il 20 gennaio prossimo - ha esplicitato questa settimana il desiderio di acquistare la Groenlandia definendo l’isola fondamentale per la sicurezza nazionale americana. La Danimarca ha risposto affermando che non è disposta a cedere nessuna parte del suo territorio agli Stati Uniti.
Anche il primo ministro groenlandese Múte Bourup Egede, ha ribadito con forza l'indipendenza dell'isola: “La Groenlandia è nostra. Appartiene al popolo della Groenlandia. Non siamo in vendita e non lo saremo mai”.
La visita di Trump Jr in Groenlandia
Le minacce di Trump sono arrivate mentre suo figlio Donald Trump Jr si recava in visita in Groenlandia, ufficialmente considerata una “gita personale” per discutere con gli abitanti nel corso della quale nessun incontro con i responsabili del posto è stato pianificato.
Al suo ritorno dal viaggio, il figlio di Donald Trump ha assicurato al canale conservatore Newsmax che il “100% delle persone incontrate vogliono liberarsi delle catene della Danimarca” pour entrare a far parte degli Stati Uniti.
Alla domanda sulla visita di del figlio di Trump in Groenlandia, il primo ministro danese Mette Frederiksen aveva dichiarato che “la Groenlandia appartiene ai groenlandesi” e che solo la popolazione locale può determinare il suo futuro, aggiungendo che sebbene la Groenlandia non sia in vendita, la Danimarca ha bisogno collaborare con gli Stati Uniti, che sono un fondamentale alleato della NATO.
Perché Trump vuole la Groenlandia
La Groenlandia conta 2,2 milioni di kilometri quadrati per circa 60.000 abitanti e fa geograficamente parte del Nord America, sebbene sia legata amministrativamente alla Danimarca da cui negli anni ha tentato si affrancarsi, fino a raggiungere lo statuto di provincia danese nel 1979.
La Danimarca infatti ha occupato l’isola nel diciottesimo secolo. Durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti sono intervenuti per proteggere il territorio a seguito dell’occupazione della Germania nazista e ha permesso a Copenaghen di riprenderne il controllo in cambio del permesso di costruire una base militare.
Nel 2009 l'autonomia dell’isola è stata rafforzata e la Danimarca ha lasciato alla Groenlandia, che oggi dispone di istituzioni, lingua e leggi proprie, la libertà di organizzare un referendum sull'indipendenza in qualsiasi momento. Tuttavia non è membro dell’UE.
Non è la prima volta che Donald Trump moltiplica le sue affermazioni sulla volontà di annettere la Groenlandia, che permetterebbe agli USA di accorciare notevolmente le distanze tra il Nord America e l’Europa, particolarmente in ottica militare per il posizionamento del loro sistema di allarme rapido per i missili balistici.
L'isola è inoltre incredibilmente ricca di minerali, tra cui quelli di terre rare utilizzati nella produzione di batterie e nell'industria high-tech.