Armi all’Ucraina, Blinken ammette: “Usa le hanno inviate già nel 2021, sistemi di difesa aerea e di armi anticarro”

Gli Usa hanno inviato già a settembre e dicembre 2021 Stingers (sistemi di difesa aerea) e Javelins (sistemi di armi anticarro)

Il Segretario di Stato Usa uscente Antony Blinken ammette che Washington ha fornito armi all'Ucraina già nel 2021: "Se si guarda alla traiettoria del conflitto, poiché lo abbiamo visto arrivare, siamo stati in grado di assicurarci non solo che fossimo preparati e che gli alleati e i partner fossero preparati, ma che anche l’Ucraina fosse preparata. Ben prima che l’aggressione russa si verificasse, a partire da settembre e poi di nuovo a dicembre (2021), abbiamo silenziosamente portato molte armi all’Ucraina per assicurarci che avessero in mano ciò di cui avevano bisogno per difendersi, tra cui Stingers (sistemi di difesa aerea) e Javelins (sistemi di armi anticarro), che sono stati determinanti nell’impedire alla Russia di prendere Kiev", ha dichiarato.

Armi all’Ucraina, Blinken ammette: “Usa le hanno inviate già nel 2021"

Armi all'Ucraina già a settembre e dicembre del 2021 e non quindi dopo lo scoppio della guerra, a febbraio 2022. Antony Blinken ammette che Kiev si stava già adoperando, ed ecco allora che gli Usa adesso escono allo scoperto. Una rivelazione quasi inevitabile: Blinken non sarà più segretario di Stato tra 10 giorni, dopo l'insediamento di Trump. Per questo motivo il timing fa la differenza sulle sue dichiarazioni.

Blinken ha poi sottolineato la presunta "straordinaria" capacità diplomatica nel riunire e tenere insieme più di 50 Paesi, non solo in Europa, a sostegno dell’Ucraina. "Ho lavorato molto duramente nel periodo che ha preceduto la guerra, compresi gli incontri con il mio omologo russo, Sergej Lavrov, a Ginevra un paio di mesi prima della guerra, cercando di trovare un modo per vedere se potevamo impedirla, cercando di testare la proposta se si trattasse davvero delle preoccupazioni della Russia per la sua sicurezza, preoccupazioni in qualche modo sull’Ucraina e la minaccia che rappresentava, o sulla Nato e la minaccia che rappresentava, o se si trattasse di ciò che in realtà riguarda, ovvero le ambizioni imperiali di Putin e il desiderio di ricreare una Russia più grande, di riassorbire l’Ucraina nella Russia".

"Da allora, se ci fosse stata qualche opportunità di impegnarci diplomaticamente in un modo che potesse porre fine alla guerra in termini giusti e duraturi, saremmo stati i primi a coglierla. Sfortunatamente, almeno fino a questo momento, non abbiamo visto alcun segnale che la Russia fosse realmente pronta a impegnarsi. Spero che ciò cambi".

E sul cessate il fuoco: "È improbabile che Putin rinunci alle sue ambizioni. Se ci sarà un cessate il fuoco, allora, nella mente di Putin, il cessate il fuoco probabilmente gli darà il tempo di riposare, di riorganizzarsi, di riattaccare a un certo punto in futuro. Quindi ciò che sarà fondamentale per assicurarsi che qualsiasi cessate il fuoco che si verificherà sia effettivamente duraturo è assicurarsi che l’Ucraina abbia la capacità di scoraggiare ulteriori aggressioni. E questo può avvenire in molte forme. Potrebbe avvenire tramite la Nato, e noi mettiamo l’Ucraina sulla strada per l’adesione alla Nato. Ciò potrebbe avvenire attraverso garanzie di sicurezza, impegni e promesse da parte di diversi paesi, per far sì che la Russia sappia che se dovesse riattaccare, si troverebbe in un grosso problema".

La risposta di Zakharova

L’invio di armamenti statunitensi all’Ucraina già prima del 2022 è uno dei motivi alla base della strategia di smilitarizzazione sostenuta dalla Russia, secondo la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Zakharova ha dichiarato che la Russia ha da anni denunciato il rifornimento di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito, così come le esercitazioni Nato nel Mar Nero e il pericoloso avvicinamento degli aerei militari occidentali allo spazio aereo russo. "Questo è uno dei compiti principali della nostra operazione militare speciale: smilitarizzare l’Ucraina e garantire la sicurezza del nostro Paese", ha aggiunto.