Soldato israeliano dell’IDF Yuval Vagdani accusato di crimini di guerra a Gaza da ong, fuggito da polizia brasiliana grazie a Tel Aviv
L’esercito israeliano ha avvertito i riservisti del crescente rischio di essere arrestati all’estero a causa delle accuse di genocidio a Gaza
L’ambasciata israeliana in Brasile ha aiutato un soldato in vacanza nel paese a fuggire e far ritorno in Israele dopo che le autorità brasiliane avevano avviato un’investigazione sul militare accusato di aver preso parte alla demolizione di case di civili nella Striscia di Gaza.
Domenica scorsa il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato di aver aiutato il militare a lasciare il Brasile in modo sicuro, definendo l'iniziativa legale dei giudici brasiliani come opera di "elementi anti-israeliani". Ha inoltre messo in guardia i cittadini israeliani dall’utilizzare i social media per postare contenuti relativi al proprio servizio militare.
Urgent Alert❗️
— The Hind Rajab Foundation (@HindRFoundation) January 4, 2025
The #HindRajabFoundation has verified information that Israel is imminently attempting to smuggle suspected Israeli war criminal Yuval Vagdani out of Brazil, because of a Brazilian court order for police to take investigative measures against him. There are… pic.twitter.com/DiIigN4kC2
L'accusa della Hind Rajab Foundation
La Hind Rajab Foundation, un'organizzazione che prende il nome da una bambina palestinese di 5 anni uccisa a Gaza, ha riferito che le autorità brasiliane avrebbero aperto un’indagine sul soldato a seguito di una denuncia presentata dalla fondazione. Quest'ultima sostiene di avere prove come video, dati di geolocalizzazione e fotografie che mostrerebbero il coinvolgimento del militare nella demolizione di abitazioni civili nella Striscia di Gaza.
Secondo la fondazione, questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la responsabilizzazione per i crimini commessi a Gaza durante i quasi 15 mesi di conflitto scoppiati a seguito l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
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L'avvocato che ha intentato la causa per conto della fondazione, Maira Pinheiro, ha dichiarato ai media brasiliani che, in quanto firmatario dello Statuto di Roma, il Brasile è obbligato a garantire che i crimini di guerra, contro l’umanità e i crimini di genocidio siano indagati dai giudici brasiliani.
L'indagine aperta dai giudici brasiliani
Le autorità brasiliane non hanno rilasciato dichiarazioni immediate in merito. Tuttavia, la stampa locale ha riportato che l’indagine è stata autorizzata da un giudice federale di turno nel Distretto Federale del Brasile il 30 dicembre.
Israele è stato oggetto di forti critiche internazionali per le sue operazioni militari contro Hamas e contro i civili palestinesi a Gaza, che hanno portato la Corte Penale Internazionale a emettere mandati di arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu. Parallelamente, la Corte Internazionale di Giustizia sta esaminando accuse di genocidio.
Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato domenica che “in seguito al tentativo dello scorso fine settimana da parte di elementi anti-israeliani di indagare su un soldato israeliano congedato che ha visitato il Brasile, il Ministro degli Esteri Gideon Saar ha immediatamente attivato il Ministero degli Esteri per garantire che il cittadino israeliano non fosse in pericolo”.
Il ministero degli esteri ha inoltre allertato tutti i militari israeliani e li ha avvertiti di fare attenzione alla loro comunicazione sui social network, in particolare di essere vigili sulla pubblicazione di post “riguardanti il loro servizio militare e sul fatto che elementi anti-israeliani potrebbero sfruttare questi post per avviare inutili procedimenti legali contro di loro”.