Cecilia Sala, prima intesa a Mar-a-Lago con Trump sul caso, Meloni: "È andata bene, pronti a lavorare in clima di reciproca fiducia"

Fonti governative italiane lasciano trapelare ottimismo riguardo al caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran dallo scorso 19 dicembre

La premier Giorgia Meloni ha incontrato Donald Trump nella sua residenza privata a Mar-a-Lago, in Florida, durante una visita lampo durata poco meno di cinque ore. Ufficialmente, l’incontro si è svolto in un contesto informale e generale, senza discussioni su dossier specifici, in linea con la prassi americana che vieta ai presidenti eletti di trattare temi politici prima dell’insediamento, che dovrebbe avvenire dopo il 20 gennaio 2025.

Tuttavia, fonti governative italiane lasciano trapelare un cauto ottimismo riguardo al caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran dallo scorso 19 dicembre. Meloni, presente come ospite d’onore in un evento privato nella residenza del tycoon, ha dichiarato: "È andata bene, sono più che soddisfatta, siamo pronti a lavorare insieme in modo costruttivo e con un clima di reciproca fiducia".

Incontro Meloni-Trump a Mar-a-Lago, i retroscena e il caso Cecilia Sala

Il viaggio, organizzato con discrezione e senza la partecipazione formale del Ministero degli Esteri, ha sollevato alcune perplessità istituzionali in Italia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato informato solo a evento concluso, e il coordinamento è stato gestito direttamente dallo staff della premier in collaborazione con quello di Trump. Rimane anche da capire quale sia stato il ruolo di Elon Musk, in una possibile triangolazione che ha anche portato a un accordo multimiliardario con l'Italia per la sua SpaceX.

La questione di Cecilia Sala, collegata alla detenzione di un ingegnere iraniano in Italia per il quale Teheran chiede la scarcerazione, sembra aver rappresentato uno dei principali motivi della visita. Fonti vicine al governo italiano confermano che l’arrestato non è considerato una figura di alto rilievo dagli Stati Uniti, un dettaglio che potrebbe agevolare una soluzione diplomatica.

Formalmente, il dossier resta sotto l’amministrazione Biden fino al 20 gennaio, ma l’incontro tra Meloni e Trump potrebbe aver rafforzato una linea condivisa tra le parti. La visita si inserisce inoltre in un contesto di relazioni rafforzate tra Italia e Stati Uniti, con la possibilità di sviluppi strategici futuri. Dal punto di vista politico interno, il viaggio di Meloni ha un ulteriore significato: la premier ha preceduto Matteo Salvini, che dovrebbe incontrare Trump dopo il suo insediamento ufficiale. Un dettaglio che sottolinea il peso politico crescente della leader italiana sulla scena internazionale.