Francia, arrestato il detenuto armato che ha preso in ostaggio 5 persone nel carcere di Arles, segnalato a rischio radicalizzazione islamica nel 2013

Il detenuto in carcere per stupro si è arreso dopo ore di negoziati, era armato di un piccone e chiedeva il trasferimento verso un altro centro carcerario

Questa mattina cinque persone sono state prese in ostaggio nel carcere di Arles da un detenuto armato di un piccone leggero, secondo fonti locali. Dopo essersi chiuso nell’infermeria del carcere, l’uomo avrebbe brandito un’arma bianca minacciando 4 membri del personale medico e un sorvegliante penitenziario. Dopo una mattinata di negoziazioni, il detenuto si è arreso alla polizia.

L’uomo ha 37 anni e sta scontando una pena di 18 anni di carcere per stupro, oltre ad essere già conosciuto dai servizi di polizia per altri reati comuni. Secondo le informazioni del quotidiano francese La Provence, il detenuto sarebbe stato segnalato come soggetto in via di radicalizzazione islamica nel 2013, ma il sequestro dei cinque membri del penitenziario di Arles non sarebbe motivato da alcun intento terroristico. L’uomo ha fatto sapere di voler cambiare penitenziario dopo che la sua domanda era stata rifiutata.

Sul posto sono intervenute le forze d'élite

Il sequestro è scattato questa mattina attorno alle 11 e la situazione, secondo fonti di polizia, sta evolvendo nel migliore dei modi. Sul posto sono intervenuti diversi servizi di emergenza e di sicurezza, tra cui delle unità della Raid, una unità d’élite della polizia nazionale francese specializzata nell’intervento durante situazioni di crisi, come sequestri di persona e attentati.

Lo scorso ottobre il sindacato Force Ouvrière aveva espresso preoccupazione per “la situazione del carcere di Arles, in particolare per quanto riguarda la sicurezza del personale, il trattamento dei detenuti e l'efficacia dei sistemi in vigore”, sollevando anche la questione del “cambiamento del profilo dei detenuti, con un numero crescente di individui affetti da gravi problemi psichiatrici”.

Il detenuto è conosciuto per dei problemi psichiatrici

In effetti il detenuto responsabile del sequestro di persona in atto era conosciuto dagli agenti del penitenziario per via dei suoi problemi psichiatrici.  

Le unità di polizia si sono posizionate attorno alle mura del penitenziario che conta 159 posti, di cui 137 sono attualmente occupati soprattutto da detenuti condannati a lunghe pene di detenzione. Non si tratta di uno dei tanti penitenziari francesi che soffrono di sovrappopolamento. In questa stessa prigione è stato assassinato il militante indipendentista corso Yvan Colonna il 2 marzo 2022 dal detenuto radicalizzato Frank Elong Abé.

Il ministro dell’Interno francese Gérard Darmanin ha fatto sapere di seguire in tempo reale l’evoluzione dell’operazione e ha scritto su X di aver “mobilitato tutti i mezzi” necessari alla risoluzione dell’evento.