Magdeburgo, italo-tedesco Marco Forciniti tra i feriti, un anno fa l'alert dei sauditi inascoltato dagli 007 tedeschi
"Stavo leggendo una buona notizia sul cellulare quando ho visto che il camion avanzava verso di me. Procedeva a zig-zag e mi ha colpito talmente forte che dopo l'urto sono finito dietro a un'auto. Mi sono guardato il piede e penzolava in verticale", ha raccontato l'uomo
C'è anche un cittadino italo-tedesco rimasto ferito nell'attentato di Magdeburgo. Si tratta di Marco Forciniti, 39enne di origini calabresi. L'uomo è tra i molteplici feriti della furia dell'aggressore saudita che si è lanciato con l'auto presa a noleggio poco prima sulla folla al Mercatino di Natale. "Ho fratture a entrambe le gambe e probabilmente anche a una spalla", ha raccontato dal letto dell'ospedale.
Magdeburgo, il 39enne italo-tedesco Marco Forciniti tra i feriti
Marco Forciniti ha raccontato alla Bild quel momento tragico: "Stavo leggendo una buona notizia sul cellulare quando ho visto che il camion avanzava verso di me. Procedeva a zig-zag e mi ha colpito talmente forte che dopo l'urto sono finito dietro a un'auto. Mi sono guardato il piede e penzolava in verticale". Il 39enne italo-tedesco è stato operato alle gambe e a una caviglia ma non è in pericolo di vita ed è in contatto con la Farnesina.
La famiglia di Forciniti è originaria di Pietrapaola, in Calabria, ma lui è nato a Gifhorn, nella Bassa Sassonia, e vive a Wolfsburg dove lavora alla Volkswagen. Sono circa 200 i feriti dell'attentato di Magdeburgo, 5 i morti. Il bilancio si potrebbe dunque aggravare e nel Paese è polemica per via di un alert dei servizi segreti sauditi inascoltato dai colleghi tedeschi.
Un anno fa infatti, da Riad era arrivato un vero e proprio avvertimento in merito al psichiatra, autore della strage. E veniva preso in esame un tweet di Taleb Jawad al-Abdulmohsen: "C'è un percorso verso la giustizia in Germania senza far saltare in aria un'ambasciata tedesca o sgozzare a caso i cittadini tedeschi? Sto cercando questa via pacifica dal gennaio 2019 e non l'ho trovata". Nel 2013 è stato multato a Rostock, nel nord-est della Germania, per "disturbo della quiete pubblica" e "minaccia di commettere reati".
Il giorno prima dell'attacco, lo psichiatra saudita aveva ignorato una convocazione in tribunale a Berlino, dove era stato processato per aver disturbato una stazione di polizia che si era rifiutata di registrare la sua denuncia, secondo quanto riportato dai media tedeschi.