Putin, conferenza stampa di fine anno: "Pronto a negoziati con Zelensky solo se rieletto, incontrerò Trump, economia russa cresciuta dell'8% in due anni"

La conferenza stampa di fine anno del presidente russo, sono state inviate 1,5 milioni di domande dai cittadini

Vladimir Putin sta tenendo oggi la conferenza stampa di fine anno. Un appuntamento attesa durante la fine di ogni anno. La diretta è possibile seguirla sul Giornale d'Italia. Tra i temi di cui parlerà il presidente russo ci saranno sicuramente la guerra in Ucraina e la caduta della Siria. Come si sa infatti, Putin ha dato asilo politico ad Assad. Al presidente sono arrivate circa un milione e mezzo di domande dai cittadini. I temi che interessano di più sono la sanità, le strade, il problema della casa e delle forniture, il personale dei servizi di emergenza che chiede aumenti del salario, e anche il conflitto in Ucraina.

Putin, conferenza stampa di fine anno in diretta

Ecco le prime parole di Putin durante la consueta conferenza stampa di fine anno: "L'economia russa continua ad avanzare nonostante le minacce esterne". Putin ha snocciolato i dati: "In due anni, la nostra crescita economica è stata di circa l’8%. Negli Stati Uniti 5-6%, nell’Eurozona -1%. Nella principale economia dell’Eurozona, la Germania, 0%, e, a quanto pare, per l’anno prossimo sarà di nuovo allo 0%In Ucraina la situazione sta cambiando in modo definitivo. Ci stiamo muovendo per raggiungere i nostri obiettivi primari. I nostri soldati ogni giorno conquistano chilometri quadrati, non si tratta di avanzamenti per centinaia di metri. Ci stiamo avvicinando agli obiettivi primari fissati all'inizio dell'operazione speciale. Stiamo avanzando, è quello che sta succedendo. Continuerò a ripetere che i nostri uomini e le nostre donne in guerra sono eroi, le capacità delle nostre forze armate aumentano".

Dopodiché è passato a parlare dell'inflazione, sottolineando come questa sia un "segnale allarmante". "Secondo il capo della Banca Centrale è pari al 9,3%", ha dichiarato. L’intenzione "è di abbassare il tasso di inflazione per il prossimo anno al fine di mantenere gli indicatori macroeconomici", ha aggiunto. Il leader del Cremlino ha comunque evidenziato come l’economia russa nel complesso sia "stabile e affidabile".

Putin ha asserito che le truppe ucraine saranno costrette a lasciare la regione russa di Kursk, ma non ha specificato una data esatta: "L'ingresso delle forze ucraine non ha alcun senso. In questo momento si combatteNon voglio indicare una data esatta, perché in tal caso le truppe si sentirebbero costrette ad accelerare le operazioni, a rischio di perdite maggiori". "Tutto sarà ricostruito: le case, le strade, le infrastrutture, le scuole, gli asili, i luoghi di incontro. Non abbiate dubbi, ricostruiremo tutti. E chi avrà bisogno di una casa, la avrà". 

Putin: "Il missile Oreshnik non può essere distrutto"

Putin è poi passato a parlare delle potenti armi in dotazione della Russia: "Non c’è possibilità di abbattere l’Oreshnik. Insceniamo un duello tecnologico con gli Usa. Possono designare un obiettivo a Kiev, e vedere se riescono ad abbatterlo, vorremmo veramente fare questo esperimento",ha affermato Putin, aggiungendo che il missile ha ora una gittata di 5.500 chilometri.

"Anche se un sistema antimissile venisse dispiegato in Polonia, non potrebbe intercettare l'Oreshnik. Possono designare un obiettivo a Kiev, e vedere se riescono ad abbattee l'Oreshnik, vorremmo veramente fare questo esperimento, sarebbe utile per noi e per gli americani...".

Putin sulla caduta della Siria e su Assad

Putin si è reso disponibile ad incontrare Trump. E sulla caduta di Assad ha detto che "non è una sconfitta per la Russia". "Voi volete presentare ciò che sta accadendo in Siria come una sconfitta per la Russia. Vi assicuro che non è così", ha detto Putin durante la conferenza stampa di fine anno, sottolineando che la Russia ha "raggiunto i suoi obiettivi" in Siria. Ha anche annunciato: "Ad essere sincero, non ho ancora incontrato il presidente Assad dopo il suo arrivo a Mosca, ma ho intenzione di farlo, gli parlerò sicuramente".

Inoltre, 4mila "combattenti iraniani" sono stati trasportati "su loro richiesta" dalle forze russe dalla base aerea di Khmeimim, in territorio siriano, a Teheran, ha poi annunciato Putin. "Se prima, diciamo, i nostri amici iraniani ci chiedevano di aiutarli a trasferire le loro unità in territorio siriano, ora ci chiedono di ritirarli da lì. Abbiamo portato 4mila combattenti iraniani dalla base di Khmeimim a Teheran", ha osservato.

Il presidente russo ha anche aggiunto di esser pronto a "negoziati e compromessi" con Kiev. "Noi siamo pronti a negoziati, ma abbiamo bisogno che gli ucraini siano pronti a negoziati e a compromessi". Sui rapporti con la Cina: "La Russia e la Cina stanno fianco a fianco, e rappresentano un pilastro di stabilità nello scenario globale".

Putin: "Omicidio Kirillov è stato attentato terroristico"

L'assassinio del generale russo Igor Kirillov a Mosca "è stato un attacco terroristico avvenuto in modo pericoloso per un gran numero di persone". "Non abbiamo mai sentito condannare tali attacchi terroristici", ha aggiunto Putin. Il riferimento è all'Occidente: "Il regime di Kiev ha ripetutamente commesso crimini terroristici, attacchi terroristici contro molti cittadini della Russia. Questo vale ora per Kursk, per la regione di Kursk, dove sparano contro i civili, e per altri territori della Russia. Hanno ucciso giornalisti, i vostri colleghi, e commesso atti terroristici contro i giornalisti. Non abbiamo mai sentito, non mi riferisco a voi personalmente, ma non abbiamo mai sentito parole di condanna di tali attacchi terroristici dal corpo giornalistico occidentale. Vi sono grato almeno per aver ricordato questo".

Putin ha anche puntato il dito contro i servizi speciali russi, colpevoli di "gravi errori". Quello che è avvenuto "significa che le nostre forze dell'ordine e i nostri servizi speciali lasciano passare questi colpi, dobbiamo migliorare questo lavoro e non permettere errori così gravi".

Putin sui negoziati con l'Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che al momento non ci sono le condizioni per i negoziati, aggiungendo che in Ucraina l’autorità legittima è quella del Parlamento e che con Zelensky parlerà solo dopo le presidenziali, se verrà rieletto.

Putin: "Berlusconi? Se potessi ci prenderei un tè insieme"

Putin così su Berlusconi: "Era una persona molto cordiale nella comunicazione, una persona molto intelligente. Ha fatto molto per lo sviluppo delle relazioni russo-italiane. Nonostante ciò che sta accadendo oggi, sentiamo che nella società italiana c'è una certa simpatia per la Russia, così come noi abbiamo una certa simpatia per l'Italia".

Il presidente russo ha nominato Silvio Berlusconi, Helmut Kohl e Jacques Chirac rispondendo alla domanda con quale persona gli piacerebbe prendere una tazza di tè se ne avesse la possibilità. "Tutti hanno contribuito alla politica mondiale. Erano individui. È stato interessante lavorare con loro". Kohl "è stato una figura politica importante. Ricordo con interesse le nostre conversazioni. Mi sono state utili". Chirac "aveva la sua opinione su tutto, era corretto e galante. Ho imparato molto da lui", ha aggiunto il presidente russo.