Vannacci è l'italiano più ricco al Parlamento Ue per entrate extra, nel 2024 stimati guadagni di €200mila con i libri oltre a €230mila di stipendio
Nel 2023 ha dichiarato al Parlamento europeo entrate per 800mila euro come scrittore di libri e 104.167 euro come generale dell’Esercito italiano
Il generale Roberto Vannacci, è tra i tre deputati europei con la somma più alta di entrate extra rispetto allo stipendio da europarlamentare ed è l'italiano più ricco al Parlamento europeo per "redditi paralleli".
Lo afferma uno studio della Ong Transparency international, effettuato per capire se vi siano ingerenze e conflitti di interesse tra il loro mandato da europarlamentari e le loro fonti di reddito secondarie. Secondo la Ong, il 74% dei deputati (ovvero 3 su 4) ha entrate secondarie e circa il 30% sostiene di avere un effettivo secondo lavoro. Quasi un terzo ha dichiarato apertamente di avere un secondo lavoro e il totale delle entrate complessive dei parlamentari ammonta a 6,3 milioni di euro totali, tra tutti i deputati.
Vannacci è l'italiano più ricco al Parlamento Ue per entrate extra
Secondo il report, le entrate extra di Vannacci per il 2024 (l'anno non è ancora finito, dunque si tratta di stime) ammonterebbero a 200 mila euro, cifra che lo fa piazzare al terzo posto della classifica degli europarlamentari più ricchi. Al primo posto c'è il romeno Gheorge Piperea (Ecr), che domina la classifica con 657 mila euro di "reddito parallelo", al secondo posto il francese Laurent Castillo (Ppe), con 231 mila euro.
Nel 2023 Vannacci ha dichiarato al Parlamento europeo entrate per 800mila euro come scrittore di libri e 104.167 euro come generale dell’Esercito italiano.
Quanto guadagno gli eurodeputati
Lo stipendio base degli eurodeputati è invece di 124 mila euro. A questo vanno aggiunti i rimborsi che possono far lievitare ancora di più le cifre a seconda di quanti impegni istituzionali vengono assunti dai singoli parlamentari (ad esempio viaggi ufficiali, conferenze o altro), poi un'indennità di spesa di 59.400 euro e un'indennità di presenza del valore solitamente di 52.800 euro.
La classifica
Il primo della classifica, il romeno Gheorghe Piperea, incassa annualmente 26.008 euro come professore di Diritto all'Università di Bucarest, 453.670 euro come avvocato presso la Piperea e Associati e 175.882 come consulente in materia di insolvenza presso la RomInslov.
Il francese Laurent Castillo, secondo in classifica, che in passato era un chirurgo del viso e del collo (con introiti per 69.151 euro), ora guadagna 128.633 euro come professore universitario e detiene il 23,09% delle azioni della società francese NISSORL Holding che gli fruttano 103.000 euro.
Nel 2023 Vannacci, terzo nella classifica generale, ha dichiarato al Parlamento europeo entrate per 800mila euro come scrittore di libri e 104.167 euro come generale dell’Esercito italiano. Per quanto riguarda il 2024, l’ex militare stima di aver ricevuto 200.000 euro dalle sue pubblicazioni.
I conflitti d’interesse
Lo studio di Transparency International elenca anche diversi esempi di aperto conflitto d'interessi, come nel caso di Gunther Sidl (S&D, Austria), membro della commissione per l'Ambiente, che guadagna altri 5 mila euro come membro del comitato consultivo sulla sostenibilità di una delle più grandi società elettriche in Europa, iscritta nel registro europeo per la trasparenza. Oppure Stefan Kohler (Ppe, Germania), il quale, da membro delle commissioni per l'Ambiente e l'Agricoltura, guadagna anche 51.240 euro l'anno in qualità di presidente dell'associazione degli agricoltori bavaresi.