Corea del Sud, presidente Yoon sfiduciato anche dal suo partito, chieste dimissioni: “Voleva arrestare i politici”
Intanto il Ministero della Difesa spiega che sarebbero "false le voci su una nuova legge marziale"
Situazione di caos totale in Corea del Sud. Anche il partito del governo ha chiesto le dimissioni del presidente Yoon, unendosi alla richiesta delle opposizioni. Una richiesta scaturita dopo la legge marziale che era stata emanata dal Presidente e poi bocciata dal Parlamento. Yoon è con le spalle al muro, mentre il Ministero della Difesa spiega che sarebbero "false le voci su una nuova legge marziale".
Corea del Sud, presidente Yoon sfiduciato anche dal suo partito, chieste dimissioni
Anche il partito di governo ha chiesto le dimissioni di Yoon in Corea del Sud. Il Paese è nel caos più totale dopo la legge marziale emanata e poi bocciata. Questa avrebbe sospeso tutte le leggi in vigore e i tribunali militari sarebbero stati investiti di un enorme potere giudiziario.
Il People Power Party è pronto a sostenere l'impeachment presentato dalle opposizioni. Non usa parole dolci il leader Han Dong-hoon, che va all'attacco sostenendo come il presidente debba essere sospeso rapidamente dall'esercizio del potere: "E' un grave pericolo per i cittadini". "Dati i fatti appena rivelati, credo che sia necessario sospendere rapidamente il presidente Yoon Suk Yeol dai suoi doveri di proteggere la Repubblica di Corea e il suo popolo. E' un grave pericolo per i cittadini". Han ha sottolineato che è stato confermato giovedì che Yoon aveva ordinato al comandante del controspionaggio Yeo In-hyung di arrestare personaggi politici chiave, accusandoli di essere forze "anti-Stato", e aveva persino mobilitato l'intelligence per arrestarli.
Commenti che spianano la strada all'approvazione dell'impeachement, voluto in prima istanza dalle opposizioni. In questo momento possono contare su 192 voti, ne mancano 8 da pescare tra i 108 del People Power Party per raggiungere il quorum di 200 sui 300 totali. Intanto il ministro della Difesa ad interim, Kim Seon-ho ha assicurato: "Le voci che circolano sui segnali di una nuova legge marziale non sono vere.