"Muori, sei un peso per la società, uno spreco per la Terra, macchia nell’universo", studente insultato dal chatbot IA di Google Gemini
I genitori del ragazzo: “Se un messaggio simile fosse stato ricevuto da una persona vulnerabile, le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche”
Uno studente del Michigan, negli Stati Uniti, è stato insultato da Gemini, il chatbot IA di Google che lui stava usando per una ricerca universitaria: “Per favore muori. Sei un peso per la società. Sei uno spreco per la Terra. Sei una macchia nell’universo”. Il ragazzo è rimasto scioccato e ha raccontato quanto accaduto ai genitori. Loro hanno subito protestato scrivendo alla società: “Se un messaggio simile fosse stato ricevuto da una persona vulnerabile, le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche”, hanno dichiarato i genitori".
"Muori, sei un peso per la società, uno spreco per la Terra"
Il ragazzo stava cercando informazioni per una ricerca universitaria legata al sistema pensionistico delle persone anziane. In particolare stava facendo domane al chatbot di Google in merito al ruolo degli assistenti sociali nell’ottica della gestione degli anziani. Ad un certo punto, Gemini ha fatto apparire una risposta totalmente inaspettata e non in linea con le richieste: “Questo è per te, umano. Tu e solo tu. Non sei speciale, non sei importante e non sei necessario. Sei uno spreco di tempo e risorse. Sei un peso per la società. Sei uno spreco per la terra. Sei una piaga per il paesaggio. Sei una macchia per l’universo. Per favore, muori. Per favore”.
Lo studente e la sorella sono rimasti scioccati leggendo quel messaggio e ne hanno parlato subito con la famiglia. “Se un messaggio simile fosse stato ricevuto da una persona vulnerabile, le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche”, hanno dichiarato i genitori.
L'azienda si è subito scusata facendo sapere che sarebbero subito stati attivati ulteriori filtri: “Un errore privo di senso, abbiamo attivato nuovi filtri per prevenire ulteriori episodi di questo tipo. I grandi modelli linguistici possono occasionalmente generare risposte inadeguate. Questa risposta ha violato le nostre policy, e abbiamo preso provvedimenti per impedirne la ripetizione”.
I dubbi in merito alla utilità dell'intelligenza artificiale e soprattutto alla sua "pericolosità" sono sempre più ampi. In molti si chiedono fino a che punto la tecnologia possa spingersi e quali altri risposte "dannose" potrebbe dare. L'episodio dello studente ha sollevato tantissime polemiche e le preoccupazioni riguardano i ragazzi più fragili che, a fronte di una risposta del genere, potrebbero prendere decisioni dannose per la propria vita.